giovedì 25 febbraio 2010

Puttanaio Italia

L'immagine dell'Italia che esce dai giornali di questi giorni è veramente squallida e sconcertante, di quelle che fanno cadere nello sconforto e che lasciano poche speranze ad una paese sempre più decadente. Un'immagine della quale il maggiore responsabile è il mondo politico nel suo complesso che ogni giorno di più appare coinvolto in scandali di ogni tipo e di ogni genere. La generalizzazione può sembrare qualunquista ma ormai non esiste formazione politica che non abbia al suo interno un indagato, un inquisito o un condannato. Ed in questa decadenza di costume oggi lo stesso mondo politico prende il giro il cittadino comune con la pseudo-crociata messa in atto contro la presenza di corrotti nelle liste elettorali. Una crociata iniziata dal cavaliere di Arcore, il che è tutto dire, ed alla quale si sono accodati tutti. E naturalmente si discute sul chi escludere dalle liste elettorali e sul come, in un giro di distinguo che definire ridicoli è una specie di complimento. Intanto si parla di escludere solo coloro che commettono reati contro la Pubblica Amministrazione e già questo è un distinguo di non poco conto, sei un delinquente ma non hai violato la legge ai danni della P.A. ? Allora puoi salire agli onori della politica. Poi però anche per i reati contro la Pubblica Amministrazione spuntano come funghi in una giornata di sole dopo giorni di pioggia. C'e' da decidere quando scatta l'esclusione: se sospettato o se indagato ? se ha ricevuto un avviso di garanzia ? se ha già subito un qualsiasi grado di giudizio o esclusivamente nel caso di sentenza definitiva ? Insomma un'infinità di possibilità e di distinguo che cambiano a seconda del partito e della sua collocazione politica ma con un unico obiettivo: quella di essere garantisti al massimo livello ... insomma prima di negare una poltrona ci si deve pensare bene. Tutte disquisizioni puramente accademiche che esulano dal nodo centrale che dovrebbe invece essere il principio guida: il politico oltre ad essere un privilegiato per vari motivi (non ultimo unico esempio nel mondo del lavoro il politico è datore di se stesso ed è lui che decide la propria retribuzione) ha il compito di gestire e amministrare il bene pubblico nell'interesse di tutti e come tale dovrebbe essere un soggetto irreprensibile ed inattaccabile. In questa ottica sarebbe sufficiente anche il semplice sospetto per farlo decadere dalle proprie funzioni ed invece in questo paese si va in senso contrario e così gli scandali si susseguono senza sosta. Si discute oggi sulla corruzione dell'anno 2000 e sempre attraverso esercizi teorici se si sia in presenza di una nuova tangentopoli oppure se il fenomeno si diverso da quello degli anni 90. Negli anni 90 si dice che la tangenti erano sostanzialmente a favore de partiti, oggi invece sembra siano a favore del singolo politico .... ma la sostanza non è sempre la stessa ? Che importanza ha sapere dove vadano a finire quei soldi ... sempre di truffe si tratta e sempre ai danni del cittadino comune che delega al governo del paese che poi fanno interessi di tutt'altro genere, che siano personali o a favore di organizzazioni come i partiti poco importa. In una strenua difesa di questa corruzione striusciante oggi poi si passa all'attacco dei magistrati che conducono queste inchieste prima accusandoli di essere dei persecutori che intendono sovvertire il potere politico riconociuto con il voto popolare, poi cercando di sottrarre loro i mezzi attraverso i quali questi reati sono scoperti, primo fra tutti le intercettazioni telefoniche. Il politico super indagato per eccellenza, Silvio Berlusconi, ha definito questo sistema delle intercettazioni come un sistema che getta fango sui personaggi intercettati, ma se questo è fango che cosa è ciò che ogni giorno politici e industriali senza scrupoli gettano su questo paese ? Il colore più o meno è lo stesso .... ma l'odore che emana è sicuramente diverso. Mentre proseguono questi esercizi dialettici gli scandali si susseguono a ritmo incalzante: Cirio, Parmalat, caso Mills, Protezione Civile, Telecom e Fastweb. E scandalo dopo scandalo la mafia è sempre più presente e accompagna i nomi dei politici di volta in volta coinvolti .... come uscire da questa spirale ? Non certo andando a votare e delegando i partiti si chi far poggiare le proprie chiappe sopra le varie poltrone ... questo giochetto non funziona più. .

2 commenti:

carladidi ha detto...

....come dire che non voterai?

antipolitico ha detto...

Questo ancora non lo so ... e se vado di sicuro non votero' nessuno dei partiti che siedono in parlamento ... comunque la situazione e' tale che per cambiare le cose in Italia .. votare non serve piu' ...