giovedì 18 febbraio 2010

Un paese che frana su tutti i fronti



Le immagini che arrivano in questi giorni da Messina e dalla Calabria rendono proprio l'idea della condizione in cui si trova l'Italia e non solo per problemi legati al dissesto geologico. L'abusivismo ed la cementificazione, alla quale il governo Berlusconi sta cercando di dare un notevole impulso con il famigerato piano casa, stanno distruggendo un paese e il suo assetto ambientale da tempo con la complicità dei vari governi che si sono succeduti alla guida di questa bistrattata Repubblica. La frana che sta colpendo la provincia di Messina e le innumerevoli frane in calabria non sono che gli ultimi episodi di una escalation che mostra quanto poco rispetto si abbia nel nostro paese dell'ambiente, una risorsa che più che mai in Italia dovrebbe essere difesa a spada tratta in quanto fonte di sostentamento per una delle voci più importanti della nostra economia: il turismo. Ma le frane che stanno devastando il nostro territorio non sono gli unici disastri che si stanno verificando in Italia. Vi sono altri disastri che pur non colpendo l'ambiente e la natura, colpiscono il tessuto sociale di un paese allo sbando in cui la corruzione e l'abusivismo la fanno da padrone. Gli scandali ormai si susseguono a ritmo incalzante uno dietro e l'altro e ciò che più preoccupa e allo stesso tempo getta nello sconforto, è che si tratta di scandali che coinvolgono persone che dovrebbe governare il paese ed in ogni caso persone che hanno sono detentori di un potere economico, politico e amministrativo. Insomma la gente comune, oltre a patire le consequenze di una crisi economica che taglia posti di lavoro, è costretta a subire le prevaricazioni di queste persone che già vanno a costituire una classe privilegiata ma che non si accontentano del loro potere economico e politico tentando di trarre continui vantaggi a scapito della gente onesta. E' di ieri l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti che parla di un aumento vertiginoso dei casi di corruzione. Si parla di un aumento delle denunce del 229%, un dato impressionante che se si aggiunge agli sprechi messi in atto nella pubblica amministrazione con oltre 1000 sentenze di condanna emesse, forniscono il panorama di un paese che sta franando in tutti i sensi e non solo per ciò che riguarda il suo territorio geografico. Insomma come avevo scritto ieri la famosa tangentopoli scoperta agli inizi degli anni 90 non è mai terminata e continua ad imperversare questo malcostume fra chi gestisce il potere ad ogni livello sia locale che nazionale. Una frana lenta ed inesorabile che va avanti da oltre 20 anni e che sarà molto difficile fermare considerato che chi avrebbe il potere di farlo, il mondo della politica, è uno dei maggiori attori della corruzione dilagante in Italia.

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