venerdì 19 febbraio 2010

Dire e non dire ... fare e non fare ... ma soprattutto contraddire

E' uno strano paese il nostro unico nel suo genere dove le parole scorrono ormai a fiumi e purtroppo sono parole piene di ipocrisia e di cotraddizioni. Tutto questo supportato da un popolo che nella sua stragrande maggioranza ormai lascia scorrere tutto senza la minima capacita' di ribellarsi tutto preso a sorbirsi reality, partite di calcio e festival intrisi di canzonette insulse e di basso livello.
Accade allora che mentre un cantante viene escluso dal Festival della canzone italiana perche' in una intervista di due anni fa aveva dichiarato di far uso di droga, un cittadino nel pieno delle sue facolta' mentali si aspetterebbe che al parlamentare beccato a far uso di cocaina fosse riservato lo stesso trattamento e quindi fosse quanto meno escluso dal parlamento. E invece niente di tutto questo, anzi non si conosce nemmeno il nome di questo valente parlamentare. Naturalmente mentre si sono spese fiumi di parole sui giornali, alle televisioni, alle radio sul povero cantante, per il parlamentare qualche trafiletto qua e la' ma nessuno si e' scomodato ad organizzare dibattiti e referendum popolari.
E che dire poi della lotta senza quartiere messa in atto dal governo contro la prostituzione ? Una crociata apprezzabile se non fosse per il fatto che e' stata condotta contro le stesse vittime di questa piaga della nostra societa', le stesse prostitute che spesso sono succubi, soprattutto le extracomunitarie, dei loro protettori che le sfruttano e spesso le obbligano a prostituirsi. La battaglia pero' si e' limitata a togliere queste ragazze dalle strade delle citta' per consentire che la prostituzione si spostasse nei palazzi signorili trasformando le prostitute in escort consentendo allo stesso capo di quel governo, che ha iniziato questa battaglia, di usfruire delle loro prestazioni. Insomma via le prostitute dalla strada per farle entrare dentro le residenze dei politici, ma almeno le strade delle citta' sono libere.
L'ultima sparata ipocrita e' di ieri, smentita prontamente oggi. Proprio ieri il presidente del consiglio dichiarava che indagati e persone sottoposte a processo non avrebbero dovuto essere comprese nelle liste elettorali. A fronte di questa dichiarazione Cosentino, sottosegretario del governo Berlusconi, e candidato alle regionali in Campania aveva prontamente dato le sue dimissioni da tutti gli incarichi politici. Naturalmente con grande prontezza il cavaliere ha prontamente respinto le dimissioni assicurando Cosentino, inquisito per mafia, di godere di tutta la sua fiducia. Come sempre le parole sono una cosa ed fatti un'altra. D'altra parte sentire il politico piu' inquisito d'Italia fare certe dichiarazioni in merito all'esclusione dalle liste elettorali di inquisiti e indagati avrebbe già di per se scatenare una sollevazione popolare per costringerlo a dimettersi.
Ma il popolo italiano che fa al cospetto di tante bestialità e di tante prese in giro ? A parte quelli che si incazzano e si consumano il fegato, pochi a dire il vero, gli altri si dividono fra quelli che stanno davanti al televisore a guardare il Grande Fratello e quelli che invece scendono per le strade a protestare. Si ma non per questo scempio ma semplicemente perche' la loro squadra di calcio si trova in zona retrocessione a causa della gestione del proprio presidente. Ecco questa è l'Italia, si scende in piazza per una squadra di calcio, ma si sopporta di essere governati e ... presi in giro da una squadra formata da ex fascisti, nuovi fascisti, e adulatori del cavaliere di arcore.


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1 commento:

carladidi ha detto...

...mi meraviglio che ne abbiano pizzicato solo uno. E' così facile, in quei casi, imbrogliare.

Poveretti, lasciali stare, cercano solo il "mutuo soccorso".

Mangiarsi il fegato...prepariamo dei cartelli:

" non è vero che incazzarsi fa male al fegato "

Può darsi si decidino a reagire.