lunedì 29 giugno 2009

Il G8 all'Aquila: uno spettacolo da circo con suspence a sfondo sessuale

Il Presidente Napolitano svolge il suo ruolo e chiede che la polemica politica nel nostro paese si plachi durante il G8, ma sa benissimo invece che questa inutile messa in scena internazionale costituirà proprio un altro momento di inasprimento del confronto politico. Napolitano cerca di prevenire le inevitabili gaffe del presidente del Milan che ci farà fare l'ennesima figuraccia internazionale. Ma ormai la considerazione del governo italiano e del suo capo è scesa ai minimi storici dopo la tempesta di scandali che hanno minato quel briciolo di credibilità che ancora qualcuno gli dava sulla fiducia. Il G8 è una farsa di per se e il cavaliere ne sarà il degno giullare. Un consesso che vedrà riuniti i potenti della terra per discutere della crisi che essi stessi hanno generato. E' questo l'aspetto più comico di queste riunioni planetarie. I paesi più industrializzati che sfruttano le risorse naturali di paesi tenuti nella povertà, che minacciano il clima, che provocano catastrofi economiche e finanziare, che portano nel mondo la guerra nel nome della pace, si riuniscono per discutere e trovare soluzioni ai problemi che essi stessi provocano. E naturalmente si guardano bene da prendere in considerazione le ragioni ed i motivi del terzo e del quarto mondo. E come se non bastasse a presidere questo inutile incontro internazionale sarà l'Italia ed il suo presidente del consiglio, nonchè presidente di una squadra di calcio, nonchè corruttore, nonchè adescatore di ragazze con promesse di carriera politica o televisiva. L'unico paese fra quelli che parteciperanno al G8 che ha affrontato la crisi a parole dopo averne per mesi attribuito la causa alle paure dei cittadini ed al pessimismo di giornali e di tutto gli organismi economici internazionali. Un governo che ha emanato proprio nei giorni scorsi una manovra fondata sulle intenzioni ed i cui effetti, se ci saranno, di vedranno solo alla fine del 2010. Bonus fiscale alle imprese che eviteranno i licenziamenti, di cui non si conosce ne' l'ammontare nè la copertura e nemmeno come sarà applicato considerato che i lizenziamenti gia' ci sono stati. Esenzione del 50% del gravame fiscale sugli utili reinvestiti. Anche in questo caso non se ne conosce l'ammontare in quanto sarà difficile determinare la parte di utili reinvestiti. Un ulteriore burla primo perchè se un'impresa non avrà utili non avrà nemmeno gli sgravi (e di questi tempi gli utili sono un vero e proprio miraggio) secondo il ventaglo di investimenti che saranno oeggetto del provvedimento sono molto ridotti. Insomma una vera presa in giro rispetto alle richieste degli industriali e soprattutto rispetto alle esigenze del mondo produttivo.
In questo quadro disastroso si inquadra poi l'ultima perla del trapiantato cavaliere: quella di tenere il G8 all'Aquila. Uno schiaffo in faccia alle popolazioni che vivono sotto le tende mentre si spendono milioni di euro per organizzare l'ospitalità a capi di stato, di governo, delegazioni e giornalisti da tutto il mondo. Un utilizzo infame del dolore della gente d'Abruzzo. In sintesi il G8 che di per se è sempre stato un incontro internazionale inutile, questa volta si trasformerà in un vero e proprio spettacolo circense con capo clown il presidente del Milan. Ma le delegazioni partecipanti sperano nelle doti organizzative di orge e quant'altro del cavaliere, non si concluderà niente di buono ma almeno ci saranno ragazze da spupazzare.

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