lunedì 1 giugno 2009

Una volta tanto la penso come Berlusconi ... questo paese è caduto in basso

Accade di rado, ma accade che un comunista una volta tanto abbia la stessa idea del presidente del Milan senza vergognarsi. Questo a testimonianza che i comunisti non hanno il paraocchi come qualcuno insinua e che ragionano con la loro testa e non solo con quella del partito. Ieri Berlusconi ha dichiarato che il paese e' caduto veramente in basso, e come non essere totalmente in accordo con il cavaliere ? Anche io la penso come il nano di arcore e da diversi anni a dire il vero.
Era il 1994 quando pensai per la prima volta che il paese era caduto in basso. Il presidente del Milan vinse le elezioni e i cittadini italiani non si resero conto quale razza di tunnel avessero fatto imboccare al paese. L'Italia fu consegnata con noncuranza ad un uomo che riporto' al governo i fascisti mentre tutto il sistema dell'informazione fu racchiuso nelle sue mani. Poi venne un avviso di garanzia e pensai che per la prima volta questo paese aveva un presidente del consiglio indagato, anche se la sua storia precedente non faceva sperare in meglio. Ed anche quella volta pensai che il paese era caduto ancora piu' in basso. Arrivo' poi un periodo di cinque anni in cui sembrava che il governo Berlusconi fosse diventato solo un breve incidente di percorso. Ed invece arrivo' il 2001 e l'Italia riprese a scivolare in basso con la nuova vittoria della coalizione guidata dal presidente del milan. Furono cinque anni in cui il paese scivolo' continuamente sia per la gestione disgraziata del passaggio all'euro, che per le magre figure a livello internazionale rimediate grazie alle battute del cavaliere (la piu' grave quella in cui dette del kapo' ad un ministro tedesco). Per non parlare poi dell'informazione: si dovette assistere ad una vera e propria epurazione di giornalisti valenti come Santoro e Biagi oltre all'estromissione di comici come la Guzzanti e Luttazzi dal mondo dello spettacolo televisivo. Le consequenza pesanti di aver messo di nuovo al potere un uomo che controllava in quel modo tutto il sistema televisivo italiano e buona parte dell'informazione della carta stampata. Si arrivò quindi alle elezioni del 2006 con la netta sensazione che il paese avesse toccato il fondo. Il centro sinistra non ebbe la capacità di gestire l'esigua maggioranza ottenuta in quell'anno e cosi' nel 2008, il presidente del milan tornò al governo. Il primo atto fu una legge, il lodo Alfano, incostituzionale che differenziava rispetto alla legge le quattro più alte cariche dello stato. E così l'Italia riprese a scendere giù per quella china il cui fondo sembrava essere stato raggiunto. L'azione di questo governo in un anno e mezzo non hanno fatto altro che spostare sempre vero il basso quel fondo che ogni volta sembra raggiunto. Oggi abbiamo un presidente del consiglio che annovera nel suo curriculum della presente legislatura: una serie di leggi da far invidia alle leggi razziali del periodo fascista; una serie impressionanti di tagli ai settori della vita pubblica essenzali come la scuola, la ricerca e la sicurezza; una legge che sancisce, quasi unica al mondo, il reato di clandestinità; il riconoscimento in qualità di corruttore, in un processo in cui è stato condannato il corrotto; dei comportamenti patologici nei riguardi delle donne e soprattutto delle giovani; battutacce e figuracce in ogni consesso internazionale.
E' vero, presidente Berlsuconi, il paese è caduto in basso, nel punto più basso della sua storia repubblicana ma il problema è che probabilmente non è ancora il fondo, però sono certo che lei ce lo farà toccare prima o poi.

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