lunedì 27 gennaio 2020

Elezioni Emilia Romagna: Salvini un bullo politicamente incompetente, M5S alla canna del gas, PD se governa bene tiene bene, ma sopratutto grazie agli emiliano-romagnoli ed alla Sardine


SALVINI
"A Bibbiano abbiamo sicuramente vinto."
- No Capo.
"Ah No? MA … nel quartiere degli spacciatori sicuro"
- No Capo.
"Ah No? Però In Calabria abbiamo stravinto"
- Insomma... il 1° partito è il Pd e nel CDX è Forza Italia.
"Azz… e io che ho pure digiunato."
In questo breve dialogo su uò sintetizzare la incompetenza e inadeguatezza politica di Matteo Salvini, il bullo della Lega che pensava di conquistare a suon di citofonate e di "Parlateci di Bibbiano" una regione ben governata da 5 anni dal Partito Democratico. E' facile conquistare regioni come Umbria, Sardegna e in ultimo Calabria (dove per altro la Lega è il terzo partito) governate in maniera scellerata dalla parte avversa. In quei casi non ci vuole molto, basta un tweet ad effetto (e in questo Salvini è molto bravo), è sufficiente un "manderemo a casa il vecchio potere" per vincere le elezioni. L'elettorato è già ben predisposto per inerzia e per volersi smarcare dal mal governo precedente. Quando però una regione è sostanzialmente ben amministrata non sono sufficienti i tweet da bullo e le incursioni in piazze, mercati e fabbriche senza portare una proposta seria e concreta. Non è sufficiente dichiarare liberiamo la regione e li manderemo a casa o peggio ancora la regione è di tutti, devi portare un programma serio magari andando a toccare i punti deboli dell'amministrazione che vuoi conquistare, ma per fare questo occorre intelligenza politica e programmatica, un'intelligenza che manca sicuramente a Matteo Salvini ed altrettanto sicuramente manca alla candidata fantasma Lucia Bergonzoni. E quindi il bullo, che ha fatto cadere un governo dopo aver ottenuto la fiducia in parlamento, ha perso 10 punti percentuali in due anni, ha conquistato 4 regioni e le ha portato in esercizio provvisorio, era inevitabile che perdesse L'Emilia Romagna dimostrando tutta la sua inadeguatezza e incompetenza politica.
M5S
Chi raccoglie consenso e invade le piazze mostrandosi come una forza antisistema e ergendosi a paladino della lotta contro i privilegi della politica e soprattutto dei partiti, non può poi entrare a far parte dello stesso sistema. Questo sembra essere l'assioma che in qualche modo guida la parabola del Movimento 5 Stelle. Contestare e fare opposizione è una cosa, arrivare a governare è esattamente un'altra cosa. Criticare e combattere il potere ed i privilegi è facile fino a quando non ci si trova a gestire lo stesso potere e gli stessi privilegi. Soprattutto se poi lo si fa portando nelle stanze dei bottoni e del potere persone incompetenti sia per estrazione professionale ma anche politica. L'affermare di non essere né di destra é di sinistra non paga perché volenti o no quando si tenta di risolvere un problema in ambito politico esistono ancora due visioni diverse che non hanno gli stessi effetti e le stesse conseguenze. Il Movimento 5 Stelle ormai si sta sfarinando da solo non avendo un progetto politico e soprattutto attuabile: i NO che andavano bene stando dalla parte dell'opposizione non vanno più bene quando si deve governare un paese o semplicemente una ragione o un comune. Così come Salvini raggira i suoi elettori con slogan e parole d'ordine che non rappresentano una programma politico, il M5S ha perseguito la stessa strategia con tutta una serie di NO inattuabili poi a livello governativo.
PD
Il Partito Democratico ha mostrato segni di risveglio soprattutto dovuti a due fattori: il primo è sicuramente il buon governo del Presidente Bonaccini, il secondo probabilmente è stato causato dal movimento delle Sardine che ha risvegliato il torpore di coloro che non sono andati a votare nelle ultime elezioni regionali. C'è anche un terzo fattore, quello di essersi liberato (non per sua volontà purtroppo) di un personaggio come Matteo Renzi che con questo partito non aveva, non ha e non avrà niente da condividere. Si vero questo Matteo era stato portato alla segreteria del Pd grazie alle primarie nelle quali però anche questo Matteo, come l'altro, ha di fatto preso per i fondelli un partito ed una comunità, che ci si è fatta prendere, portando il Partito Democratico al governo per poi condurre politiche neoliberiste di destra (jobs act in primis). Se il Pd capirà di poter intraprendere una strada diversa e se le varie formazioni della sinistra cercheranno di mettere da parte divisioni e pseudo principi ideologici forse qualche speranza di sconfiggere la peggiore, oltre che più pericolosa dai tempi del fascismo, destra che l'Italia abbia mai avuto potrebbe farsi avanti. A tale scopo le Sardine devono continuare nella loro opera stimolatrice, forse senza creare un movimento o peggio ancora un partito, ma spingendo tutte le forse progressiste a coagularsi in un progetto comune.

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