lunedì 20 gennaio 2020

Alla fine i raggirati sono sempre i cittadini


Le vicende surreali delle navi Diciotti e Gregoretti una volta di più dimostrano come la politica se ne freghi altamente dei cittadini e dei propri elettori pronta sempre a prenderli per i fondelli quando se ne presenta l'occasione. In questo caso tutti i soggetti politici coinvolti non si sono sottratti a questa dura legge che rende questo paese sempre più lontano dalla politica. Le due vicende riguardano le due navi della marina militare italiana che, durante il precedente governo Lega-M5S, hanno soccorso dei migranti naufragati durante il loro viaggio della speranza dalla Libia all'Italia. Il primo a prendere in giro il paese con le sue fandonie e la sua prepotenza verso i deboli è stato l'allora ministro dell'interno Matteo Salvini. Il ministro della repubblica italiana blocca in mare le due navi della marina militare italiana, come se fossero davvero due navi di trafficanti di esseri umani, con la scusa di difendere i confini del paese dalla presunta invasione del "nemico" migrante. Povero ministro ma poveri i suoi sostenitori che si fanno prendere in giro in maniera così banale: i presunti invasori si trovavano già sul territorio italiano, le due navi Diciotti e Gregoretti, e quindi "l'invasione" era già stata portata a termine. Ma gli altri attori entrati in scena nella vicenda non hanno voluto essere da meno. Ecco allora che la magistratura vorrebbe processare Matteo Salvini per stabilire se ha infranto alcune regole come quelle che obbligano il salvataggio in mare, come l'abuso di ufficio, come il sequestro indebito di esseri umani. Essendo un ministro è necessaria l'autorizzazione del Senato. Ecco allora che nel caso Diciotti intervengono i suoi alleati, quelli del Movimento 5 Stelle che non concedono l'autorizzazione. SI proprio quelli che gridavano onestà onestà, che dovevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, finiscono anche loro per prendere in giro il paese ed i propri sostenitori mettendo da parte la famosa onestà e non autorizzando la magistratura a procedere. Nel caso Gregoretti ai 5 Stelle, che questa volta non essendo più alleati di governo sarebbero favorevoli a concedere l'autorizzazione, si aggiunge il Pd e tutta la compagnia della maggioranza che non si presenta alla riunione della Giunta a procedere per tentare di rinviare a dopo le elezioni in Emilia Romagna il voto. Insomma per il Pd l'elettorato italiano è incapace di intendere e di volere. Ma a questa allegra compagnia si aggiunge anche il Presidente del Senato che con il suo voto nella giunta per i regolamenti, fatto mai accaduto nella storia della Repubblica, evita che il caso Gregoretti sia rimandato a data successiva ad oggi e abbandona il suo ruolo istituzionale di super partes per aiutare la propria parte politica. Nel frattempo Salvini e la Lega continuano la loro sceneggiata: il primo chiedendo alla propria parte politica di votare a favore per l'autorizzazione a procedere quando avrebbe semplicemente potuto rinunciare all'immunità, la Lega votando secondo quando indicato dal proprio leader.
Insomma una buffonata dove fra falsità, pareri che cambiano a seconda della necessità, partecipazione che cambia a seconda dell'opportunità politica, rappresentanti delle istituzioni che dimenticano il loro ruolo, l'unico ad essere preso per i fondelli è il povero elettore e cittadino onesto.

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