martedì 8 ottobre 2019

Immigrazione: storia infinita (di morti) che non finirà


Mentre gli sbarchi continuano con o senza Ong prendendo altre rotte (quella della Tunisia che permette in un giorno di arrivare a Lampedusa), riprendono anche le morti in mare (queste si grazie alla non presenza di qualcuno che aiuti questa povera gente). Qualcuno pensava di bloccare i flussi migratori chiudendo i porti, che in realtà non sono mai stati chiusi, qualcun altro facendo accordi con i trafficanti libici (lì si ci sono i trafficanti ma come conseguenza dei flussi migratori non come causa), ed infine qualcuno più "furbetto e sveglio" invertendo l'onere della prova (il migrante dovrà provare di provenire da un paese non sicuro) e riportando a casa nella miseria, nella fame e/o nella guerra chi scappa. Tutti prendendosela con le ONG nonostante la mancanza di prove concrete a loro carico. Questi signori, molto preparati nell'affrontare la guerra del tortellino o quella del crocefisso o quella della cancellazione della rappresentanza parlamentare, si dimostrano inadeguati a gestire una vera politica dell'immigrazione e/o altri temi molto più urgenti e concreti per il paese (lavoro, occupazione, istruzione, tasse, corruzione, evasione, etc. etc.). E' vero per il momento ci siamo liberati di un essere spregevole come l'ex ministro Matteo Salvini, un personaggio, che in qualsiasi altro paese civile e democratico del mondo sarebbe preso a calci nel sedere (non solo lui ad onor del vero), ma non ci siamo liberati di una politica inadeguata (se mai ce ne libereremo). Intendiamoci l'immigrazione non è un problema che può risolvere l'Italia, o la Francia o la Germania, l'immigrazione può essere risolta da un cambio di rotta mondiale sullo sviluppo della società, un cambiamento che probabilmente non avverrà mai, salvo una vera e propria rivoluzione. Rivoluzione che potrebbe avvenire se davvero le popolazioni sfruttate dal mondo occidentale si muoveranno in massa come qualcuno prevede. Fino a quel momento tutti i paesi occidentali "continueranno a giocare" sulla pelle di quei paesi che hanno risorse naturali t"indispensabili" per la nostra società, con leggi, leggine, decreti, finti accordi o con la classica soluzione del "aiutiamoli a casa loro". Ciò che invece dispensiamo senza parsimonia sono le finte soluzioni (quelle presunte di chi sta al governo) e le polemiche infinite (quelle di chi sta all'opposizione) sempre e comunque manovrando la vita di persone la cui unica colpa è essere nati nei paesi sfruttati piuttosto che nei paesi degli sfruttatori.

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