mercoledì 9 ottobre 2019

Dagli oggi e dagli domani alla fine ci sono riusciti


Prima ci ha provato Berlusconi con la sua riforma costituzionale ammazza democrazia, poi ci ha provato Renzi tentando di sottrarre il Senato dal voto popolare, alla fine sono arrivati i populisti del M5S e sembra ci riescano a dare un bel taglio antidemocratico alla nostra Costituzione diminuendo drasticamente il numero dei parlamentari da 945 a 600. Questa volta sembra che non ci sia scampo, nessuno dei partiti presenti in parlamento ha saputo contrastare il populismo e la demagogia dei cinque stelle e così tutti hanno votato a favore di questa riforma per non essere poi accusati di essere pro-casta. E dai sondaggi appare chiaro che nemmeno il voto dei cittadini respingerà questo ennesimo attacco alla nostra Costituzione, sembra che l'80% degli elettori sia favorevole a questo scellerato taglio. E i grillini hanno messo in scena l'ennesima rappresentazione squallida per "festeggiare" il loro risultato. Ecco in questo riescono molto bene, affacciarsi al balcone per annunciare la sconfitta della povertà o scendere in piazza a Montecitorio per annunciare il taglio dei parlamentari. Le motivazioni di questa contro-riforma sono ridicole: si va dal risparmio di 500milioni di euro (lo 0,007% del bilancio dello Stato), alla maggior efficienza del parlamento, alla maggiore stabilità ed infine dulcis in fundus all'allineamento con gli altri paesi europei. Un allineamento che ora ci vede ULTIMI come rappresentatività del parlamento, da primi ad ultimi. Peccato poi che l'europa sia presa ad esempio solo quando fa comodo perché in altri paesi europei gente come Berlusconi o Salvini sarebbe stata cacciata a calci nel sedere per il loro modo osceno e immorale di fare politica. Per non parlare degli innumerevoli parlamentari indagati o con problemi vari con la giustizia che in altri paesi non avrebbero visto le poltrone di camera e senato nemmeno in foto. Per non parlare poi del risparmio: sarebbe stato sufficiente un taglio di circa 6000 euro ai parlamentari per ottenere un risparmio annuo più o meno della stessa entità. E poi con queste motivazioni perché allora non ridurre della metà o addirittura di due terzi il numero di deputati e senatori ? Si sarebbe ottenuto un risparmio maggiore ed una maggiore efficienza. Insomma un duro colpo alla democrazia rappresentativa che, per il Movimento 5 Stelle, non è una novità visto che è sempre stato contrario e che il suo "padrone", Casaleggio, teorizzava e teorizza l'abolizione del parlamento, ma per gli altri partiti, PD in testa, è veramente una scelta scellerata. Altra scelta scellerata è quella di approvare la riforma senza aver messo mano a tutti gli interventi collaterali, legge elettorale e riforma dei collegi in testa, che renderà la riforma stessa inapplicabile prima di tali interventi. Insomma coloro che gridavano al voto al voto sono serviti, al voto, nella migliore delle ipotesi, si andrà alla fine naturale della legislatura.

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