mercoledì 3 agosto 2016

In soli due anni e mezzo Renzi ed il Pd quasi completano il programma di Berlusconi


Con il penultimo tassello di oggi, le nuove nomine Rai, Renzi ha quasi completato il programma dell'ex cavaliere come ringraziamento per i voti ricevuti alle primarie del Partito Democratico del 2013. I punti salienti di questo programma sono:
  • Riforma costituzionale: fatto
  • Abolizione della tassa sulla prima casa per tutti: fatto
  • Compravendita di voti: fatto
  • Abolizione articolo 18 e statuto dei lavoratori: fatto
  • Salvataggio banche a discapito dei risparmiatori: fatto (un punto aggiunto in corso d'opera)
  • Occupazione della Rai ed epurazione giornalisti scomodi: fatto
  • Italia in guerra: fatto (non era in programma ma gli eventi come nel caso del governo Berlusconi hanno richiesto anche questo)
Manca ancora all'appello la riforma della giustizia e il blocco delle intercettazioni, ma arriverà anche questa non c'è problema. E' vero però che Renzi e Berlusconi non sono esattamente uguali come qualche "nostalgico comunista" vorrebbe far credere, ci sono delle "differenze" che non sono marginali anzi sono sostanziali. Berlusconi intendeva attuare il programma per i propri interessi personali e si cncentrava soprattutto sulla giustizia, Renzi invece tutto quello che sta facendo lo fa per ambizione personale e per contraccambiare coloro che da destra sono andati a votare alle primarie portandolo a ricoprire prima la carica di segretario del Pd e poi quella di Presidente del Consiglio. E tutto con la compiacenza degli iscritti al Partito Democratico sia quelli della prima ora ma anche quelli della seconda e terza ora che pur di non abbandonare una barca che va nella direzione opposta a quella programmata e promessa agli elettori, rimangono a bordo fortemente aggrappati alle paratie ed alle scialuppe di salvataggio.
Oggi si sono conclusi altri due atti che in passato, ai tempi dell'ex cavaliere per intenderci, avrebbero causato una mezza rivoluzione popolare sostenuta proprio da coloro che oggi la soffocano e agiscono nello stesso modi del governo di centro destra. Epurazione dei giornalisti scomodi, Gianni e Berlinguer su tutti, avversi alla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi-Verdini e quindi non più adeguati a condurre trasmissioni di approfondimento o telegiornali nella televisione pubblica. Inoltre oggi il governo italiano ha annunciato al paese di essere entrato in guerra con decisione autonoma senza nemmeno chiedere l'autorizzazione al parlamento. Due atti che nemmeno il buon Berlusconi, troppo preso dalle proprie faccende e politicamente poco "furbo", aveva avuto la sfrontatezza di decidere mentre il buon Renzi ha fatto tutto nel silenzio e nella apatia generale. Giornali e televisioni, Rai in testa la più colpita, danno la notizia in coda o quasi come se si trattasse di decisioni di poco conto e gli ex girotondini, gli ex avversari accaniti di Silvio dormono tutti senza rendersi conto che Matteo non sta facendo altro che attuare il vangello secondo Berlusconi.


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