mercoledì 7 gennaio 2015

Un governo illegale genera illegalità in un paese sbandato


Il governo attuale era stato presentato come un governo di facce nuove, di giovani che finalmente avrebbero dato una svolta al paese, alla politica italiana ed alla società intera. Dopo quasi un anno e dopo gli scandali che si sono ripetuti uno dietro l'altro (Mose di Venezia, Expo di Milano, Mafia capitale, e via dicendo) forse si può dire che questo governo si appresta a conquistare il titolo del peggior governo non solo della seconda repubblica ma anche della prima. Peggiore anche per le enormi aspettative che aveva sollecitato grazie al parolaio magico ed annunciatore compulsivo che si è dimostrato il suo presidente. Peggiore perché uscito da un partito che si definiva di sinistra ma che in pochi mesi ha subito uno spostamento a destra senza precedenti. Peggiore perché ormai si è dimostrato al soldo di un pregiudicato per frode fiscale che tenta disperatamente di riportare in auge con provvedimenti più o meno nascosti. Peggiore perché nonstante gli innumerevoli episodi di corruzione non fa altro che emanare decreti a favore di chi per esempio tenta di evadere e frodare il fisco. L'ultimo provvedimento, a parte i vantaggi che ne otterrebbe Berlusconi che alla fine sono esclusivamente dettagli, ne rappresenta una prova paese. Il decreto fiscale in pratica garantisce a chiunque di poter evadere "legalmente" una cifra pari al 3% o 2% se sarà modificata la soglia del suo fatturato. Un bonus sottratto ai cittadini onesti che sono "costretti" in quanto lavoratori dipendenti o pensionati a pagare fino all'ultimo centesimo senza sconti di alcun tipo. E che dire poi di un decreto approvato in una seduta notturna che depenalizza alcuni reati minori come il furto in appartamento o altre "amenità" del genere ? Al di là degli annunci, dei proclami, delle dichirazioni di intenti questi sono i fatti: un governo che predica la lotta alla corruzione e che favo risce con i suoi provvedimenti la corruzione stessa. Nel frattempo anche il parlamento è allo sbando martoriato dalle lotte interne ai vari partiti (il Pdl si è diviso, il Pd ha il suo interno frange di dissidenti per ora tenuti insieme a colpi di voti di fiducia, il M5s perde pezzi a causa delle cannonate suicide di Grillo) e ridotto da un organismo istituzionale che non fa altro che votare fiducia su fiducia al governo per far passare provvedimenti inaccettabili per molti. Ed allora ecco la politica non trova di meglio che polemizzare sulla vicenda dei vigili urbani di Roma discutendo per giorni e lanciando i proclami dell'ovvio quando sarebbe molto semplice risolvere o affrontare il problema: si va a vedere chi è stato assente senza giustificazione valida e si applicazioni le sanzioni previste dalla legge. La politica invece instaura discussioni da bar senza andare al cuore del problema perché se è accaduto quello che è accaduto un problema nell'amministrazione della capitale d'Italia ci sarà sicuramente. Ed il paese reale ? Beh non è che navighi in acque migliori. Basta vedere che accade in occasione di un evento tragico come la morte di Pino Daniele. C'è chi ha provato a farsi un selfie con la salma. Una salma che sarà fatta girare fra Roma e Napoli per celebrare funerali che il cantante non avrebbe voluto: lui voleva farsi cremare e conservare le sue ceneri in toscana, da Napoli si era allontanato da tempo. Ma ormai il povero Pino non c'è più e quindi chi se ne frega delle sue volontà. Con buona pace di tutti. Insomma non siamo messi bene a nessun livello ed il 2015 non sarà migliore degli anni bui appena trascorsi.

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