giovedì 17 luglio 2014

Renzi sbatte contro Renzi


Quando se ne spara tante, si possono ottenere due risultati: qualcosa ti va bene e la porti a buon fine oppure per aver messo troppa carne al fuoco finisci per bruciarla e non combinare niente. La seconda è quello che sta accadendo a Renzi. Il fiorentino in questi cinque mesi ha dimostrato ampiamente di non essere uno statista e probabilmente di non essere nemmeno un buon politico. Preso dalla fretta di portare a termine le riforme delle quali sicuramente il paese ha bisogno, ha pensato bene di metterle in campo tutte insieme tralasciando però uno dei problemi essenziali della crisi che sta attraversando l'Italia in questi ultimi anni: il lavoro e l'occupazione. Questa sua smania di fare, dettata soprattutto da ambizione personale (se non fosse stato "dotato" di tale ambizione si sarebbe impegnato per far funzionare il governo Letta guidato dal suo stesso partito), lo ha portato a promettere un calendario di riforme inattuabile sia per i tempi sia per i tempi necessari per provvedimenti complessi. Ma Renzi ha commesso anche un altro errore. Ha rottamato politici navigati per circondarsi di ministri giorvani e rampanti completamente però privi dell'esperienza necessaria per portare a termini cambiamenti radicali nel paese. Un errore ancora guidato dalla propria ambizione che lo ha portato a circodarsi di personaggi (ad esclusione forse di Padoan e Poletti) pronti ad eseguire gli ordini ed i voleri del capo senza che potessero mettersi di traverso. Il risultato di questa politica scellerata dell'ex sindaco di firenze è che di tutte le promesse fatte a febbraio di fatto è riuscito solo a fare l'elemosina di 80 euro mensili a 10 milioni di lavoratori (un bonus che come era prevedibile non ha sortito alcun effetto di ripresa come annunciato invece da Renzi) ed a mettere in campo due riforme, legge elettorale e senato, che stanno creando notevoli problemi al presidente del consiglio, per fortuna aggiungo. Se quelle pesudoriforme andranno in porto, ne uscirà un paese molto peggiore e sicuramente senza aver risolto un problema annoso che nemmeno in questo giro sarà risolto: i privilegi ed i costi della politica ormai inaccettabili considerando i tempi che sta vivendo il paese. Oggi Renzi poi si scontra anche in europa dove vorrebbe portare una delle sue ministre giovani e inadeguate a ricorprire un ruolo complesso come rappresentare la politica estera dell'unione europea. Questa sua propensione allo scontro ed al muro contro muro è una dimostrazione della poca propensione al dialogo ed al confronto se si eccettua l'accordo con il condannato, ma in quel caso l'accordo stesso era scontato: Renzi e Berlusconi sono due facce della stessa medaglia. Renzi è un piccolo Berlusconi senza televisioni e guai giudiziari, ma per il pensiero politico sono molto vicini, da qui l'accordo e i progetti di riforma veramente scandalosi.

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