martedì 22 luglio 2014

La presidenza italiana dell'Unione Europea ovvero .... la presidenza del silenzio


C'è un silenzio assordante in questo momento delicato a livello internazionale in merito agli avvenimento drammatici che si stanno verificando e che vedono come al solito vittime predestinate dei civili innocenti. Mentre il conflitto usraelo-palestinese sta vivendo una delle crisi più gravi da quando è stato fondato lo stato di israele, mentre in ucraina i filorussi in nome di una indipendenza abbattono un aereo civile, mentre in Iraq nonostante la guerra portata dal mondo occidentale al fine di instaurare la democrazia si ha una recrudescenza del peggiore fondamentalismo islamico, mentre sta accadendo tutto questo l'europa come al solito è assente dalla scena internazionale. Non è una novità che la UE sia impotente e incocludente sui temi internazionali, ma in questo momento tale assenza è ancora più significativa proprio in virtù della presidenza italiana alla guida dell'europa. Il governo italiano nella figura del suo presidente, ma anche nelle figure di tutti i suoi ministro è totalmente assente su tutti i conflitti e le vicende di questi giorni, troppo impegnato ad uccidere la democrazia in Italia per soddisfare le ambizioni del suo presidente Matteo Renzi. Non una dichiarazione, non una parola nè ufficiale nè ufficiosa su una qualsiasi di queste questioni, il cittadino italiano ed il cittadino europeo avrebbero il diritto di conoscere il pensiero e la posizione di chi li governa su questione tanto delicate nelle quali le vittime sono dei civili la cui unica colpa è di trovarsi in quei territori martoriati. Un altro tassello che dimostra quanto basso sia il profilo di questo giovanotto fiorentino che ha preso il posto di un filibustiere, ma che ne sta proseguendo il cammino e la politica. Non avevamo uno statista prima e non lo abbiamo ora, forse non avremo un condannato ma sicuramente avremo un politico di bassa lega che pensa alla propria ambizione.

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