domenica 15 settembre 2013

Voto palese o voto segreto fra populismo, depistaggio e ignoranza


La politica dovrebbe essere una cosa seria e non un giochino per manovrare il popolo ed i creduloni sia quando la si fa al di fuori delle istituzioni sia quando nelle istituzioni si entra in virtù di  milioni di voti ricevuti dagli elettori come attestato di fiducia. Entrare nel parlamento di un paese democratico dovrebbe comportare da una parte la più alta assunzione di responsabilità verso i propri elettori, dall'altra impegnarsi nell'ambito delle leggi e dei regolamenti che appunto rappresentano i limiti entro i quali muoversi nell'esercitare la propria attività politica. Principi questi elementari e scontati in una paese normale ma non certo in Italia dove accade di tutto e di più anche e soprattutto all'interno delle istituzioni. Dopo il gran parlare in questi giorni della decadenza del condannato, un fatto scontato in qualsiasi altro paese democratico dove non ci sarebbe stato bisogno di alcun voto perchè il condannato si sarebbe dimesso immediatamente qualora non lo avesse già fatto al momento dell'incrimnazione, ora che si sta arrivando al voto del Senato (per modo di dire perchè ci sarà ancora da aspettare quasi un mese) ecco che viene sollevata la questione del voto palese o del voto segreto. Un falso problema, sollevato dal boss della setta del Movimento 5 stelle, giusto per creare scompiglio, per affondare le mani nel populismo più becero e per continuare a sparare a zero dal suo blog fonte di propri guadagni. Naturalmente se si chiede ad un cittadino comune se sia favorevole al voto palese o al voto segreto, chiunque esprimerebbe la propria preferenza al voto palese soprattutto in questa faccenda veramente squallida. Io stesso vorrei conoscere i nomi di coloro che votano per mantenere sulla poltrona di senatore un evasore fiscale, ma i regolamenti e le leggi vanno rispettati. Il regolamento del senato stabilisce che le votazioni che riguardano persone sono a scrutinio segreto e questo i senatori del Movimento 5 stelle lo avrebbero dovuto sapere dal momento in cui sono entrati in parlamento. Scrivere come fa Grillo che il voto segreto è un tradimento degli elettori, significa prendere in giro gli elettori stessi ed il tradimento è il suo perchè avrebbe potuto semplicemente dare istruzioni ai propri senatori (di testa loro quelli non possono agire pena l'espulsione dal movimento) di prodigarsi per la modifica del regolamento. Se questa modifica fosse proposta oggi significherebbe ritardare ancora il voto sulla decadenza del condannato. Ma certo fare qualcosa di concreto ai parlamentari del M5S non conviene o meglio non conviene al loro capo che altrimenti perderebbe gli spunti per scrivere post populisti sul proprio blog e perderebbe magari anche qualche migliaio di accessi al blog che significano incassi e fatturato. Insomma cari parlamentari del M5S non siete piu' a giocare sul blog e sui social network, ora siete in parlamento e sarebbe ora che invece di mettere in piedi sceneggiate inutili, come quella del tetto, prendeste qualche iniziativa da ... parlamentari ... e non da burattini manovrati dal burattinaio genovese.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il M5S è l'unico che sta difendendo la Costituzione dal tentativo di stupro che stanno facendo pd e pdl con i famosi "saggi" chiusi nel resort di lusso con spa.
Salire sul tetto è servito a dare voce a una protesta volutamente ignorata dai media servi.
Vedo anche molta ignoranza sul lavoro che fanno in parlamento, sarebbe meglio informarsi un pochino prima.
Quanto al regolamento del senato, basterebbe la volontà di cambiarlo...
Così come bastava agli altri partiti, ad esempio, rifiutare il rimborso elettorale come ha fatto il M5S (42 milioni) oppure votare per l'abrogazione del porcellum (tutti contrari).
Si vede bene chi vuole cambiare questo povero paese e chi no.
Fabio
Milano

antipolitico ha detto...

Sarebbe ora che invece di fare sceneggiate come quella di salire sul tetto i parlamentari del M5S si dessero da fare concretamente. Dico questo proprio perchè sono informato. Se volevano cambiare il regolamento, sulla qual cosa io sarei anche d'accordo, avrebbero potuto farlo fin da subito in quanto si sapeva che saremmo arrivati a questo punto piuttosto che chiderlo ora quando serve solo a perdere tempo in quanto la modifica del regolamento richiede tempo. Per cambiare il paese hanno poi avuto un'occasione unica: entrare in un governo con il Pd e sarebbe stata davvero una rivoluzione. Ma il problema poi era: verso chi sparava Grillo dal suo blog ? Avrebbe perso lettori, accessi e soprattutto .... soldi.