venerdì 20 settembre 2013

Omofobia: l'integralismo del parlamento fa impallidire papa Francesco


Proprio nel giorno in cui Papa Francesco rilascia dichiarazioni storiche in fatto di omosessualita', divorzio e aborto, il parlamento italiano o meglio la camera contribuisce ad approfondire il fossato che separa la politica dalla realt' del paese. Certo il Papa ha solo fatto discorsi e come sappiamo dalle parole ai fatti c'e' sempre un abisso ma per la prima volta un capo della chiesa cattolica non sbatte la porta in faccia ad omosessuali, ai divorziati e perfino alle donne che hanno praticato l'aborto. Da qui a chiamarla rivoluzione c'e' ancora tanto da fare, ma il cambiamento di rotta e' evidente comunque e la timida apertura segna un avvicinamento sia agli insegnamenti di Gesu' Cristo sia alla realta' della societa' attuale. Tutto questo proprio nel giorno in cui la camera del parlamento italiano non riesce ad emanare una legge contro l'omofobia, contro la discriminazione e l'offesa verso le persone con tendenze sessuali diverse. La legge che dovrebbe difendere queste persone dalla discriminazione e dall'offesa gratuita e' stata vanificata con l'introduzione di una eccezione. Il cittadino normale non puo' offendere un omosessuale, non puo' chiamarlo frocio, finocchio o pederasta che sia, ma se il cittadino parla dall'interno di un'organizzazione politica o dal proprio incarico istituzionale allora a lui tutto e' permesso. Ancora una volta in questo paese non si riesce a far valere il principio che il politico altro non e' che un cittadino normale e che piu' di ogni altro dovrebbe tenere comportamenti irreprensibili come avviene in qualsiasi paese del mondo. In Italia no. Il politico e' un cittadino super partes al quale e' permesso di tutto, che puo' disattendere le leggi e che, se per caso viene condannato dopo tre gradi di giudizio, si fa di tutto per sottrarlo alla galera ed alla giusta pena come un cittadino qualsiasi. Questo cavillo inserito in questa legge-farsa contro l'omofobia consentira' quindi ai leghisti ed ai fascisti di forza nuova di continuare con le loro sparate razziste e omofobe senza che nessuno possa far niente. A questo punto invece che Francesco santo subito dovremmo gridare Francesco presidente della repubblica subito .... a cosa si e' ridotto questo paese ad avere un papa che sovrasta in riformismo e laicita' il parlamento stesso.

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