mercoledì 26 giugno 2013

Puttane sarete voi che ancora leccate il deretano di un filibustiere


Non provo simpatia per coloro che, grazie alla propria posizione privilegiata (giornalisti, artisti, politici, etc. etc,) salgono su un palco ed esterna le proprie motivazione in merito ad un avvenimento generalizzando ed estendendo il proprio sentire a tutti i cittadini o a tutto il paese. Ieri lo hanno fatto uno pseudo giornalista e una vestale che hanno esteso il loro sentire a tutto il paese gridando: Siamo tutti puttane. Siamo tutti puttane un pezzo di cavolo, parlate per voi leccapiedi e mangia pane a tradimento, servi di quel filibustiere travestito da politico che con i suoi potenti mezzi ha prodotto il più grande lavaggio del cervello di massa che mai sia stato messo in atto. Intanto tutta la mia solidarietà va a quelle persone che per propria scelta svolgono questa attività da sempre esistita da quando è nato il genere umano. Queste lavoratrici del sesso hanno sicuramente più dignità di questi due rappresentanti del popolo berlusconiano che si scandalizzano per una sentenza che non fa altro che riportare un minimo di dignità ad un paese ridicolizzato agli occhi del mondo intero. E non si tratta certo di moralismo ma semplicemente di dignità quella che persone come voi ormai hanno perso da tempo per correre alla tavola di un puttaniere da quattro soldi, anzi molti più di quattro. Quello che un ricco imprenditore fa dei suoi soldi è affare suo, liberissimo di sputtanarli organizzando feste ed orge con donne ed uomini compiacenti, chi se ne frega. Ma quando quest'uomo intende anche governare un paese democratico, allora il discorso cambia notevolmente e diventa addirittura un reato perseguibile penalmente qualora il ricco filibustiere utilizzi non solo i proprio denari ma anche il proprio potere per coprire la sua attività lussoriosa. Ma spiegare questo semplice principio etico a persone abituate a cambiare bandiera a seconda del vento, passando dal comunista extraparlamentare al servo di un imprenditore senza scrupoli o da affermazioni sulla presunta svendita del proprio corpo per poi vendere non solo quello ma anche l'anima, è fatica inutile. Ed allora abbiate almeno la compiacenza di evitare generalizzazioni che riguardino persone che non fanno parte della vostra famiglia o della vostra banda di leccaculo. Liberi di sentirvi puttane, troie come qualcuno aveva già molto opportunamente dichiarato, ma astenetevi dall'estendere questo concetto a chi ogni giorno conduce la propria vita onestamente. E' a queste persone che dovete la posizione che indegnamente occupate.

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