giovedì 27 giugno 2013

Il governo delle larghe ..... fregature


Via l'Iva, no via l'Imu, no via gli F35, no rimandiamo l'Iva, ma allora rimandiamo anche l'Imu e perchè allora non rimandare anche l'acquisto degli F35 ? Ok rimandiamo tutto. Ma come facciamo con l'europa ? Quella vuole i soldi ? Ok aumentiamo un po' le tasse ... Le tasse ? Nooo come si fa che tasse aumentiamo. Mumble mumble mumble ... Trovato: aumentiamo l'acconto Irpef di novembre dal 96% al 100% per i cittadini e per il 101% per le imprese e poi tassiamo qualcosa che ancora non è stata tassata, la sigaretta elettronica. Bene, bravo approvato. Ma per il lavoro che facciamo ? Ah beh già il lavoro, che si può fare. Trovato anche questa ... diamo incentivi a chi assume disoccupati fra 20 e 29 anni, oppure giovani che vivono da soli o che hanno familiari a carico. Bella trovata ma chi li assumerà e per fare cosa se i consumi sono crollati ? Beh ma mica è un problema nostro. Giusto approviamo tutto. 
Ecco la sintesi del consiglio dei ministri di ieri che di fatto quali decisioni ha preso ? Di fatto nessuna. Continua il tira e molla sul problema della pressione fiscale che in sostanza ieri è aumentata ancora rimandando quelle decisioni che non si ha il coraggio di prendere e di affrontare. Decisioni che comporterebbero la conferma dell'Imu e dell'aumento dell'Iva ma piuttosto che decidere cio' che appare inevitabile si è preferito rimandare. Da una parte per non far infuriare il Pdl e Brunetta che da mesi promettono di togliere la tassa sulla casa e di evitare l'aumento dell'Iva ma, a parte le dichiarazioni e le promesse di stampo elettorale, nessuno nel Pdl dice dove reperire i fondi per sopperire a questi due provvedimenti. Dall'altra parte il Pd non ha la forza per prendere la decisione che in campagna elettorale era stata ventilata come una eventualità per diminuire la pressione fiscale sui ceti medio bassi e cioè mettere in pista una patrimoniale seria che vada a prendere i soldi dove sono. Entrambi poi, sempre Pd e Pdl, evitano di prendere quella decisione che eviterebbe in un sol colpo sia di far pagare l'Iva sulla prima casa sia di aumentare l'Iva con buona pace dell'europa: non procedere all'acquisto dei famosi F35 che comporterebbe una spesa di 14 miliardi di euro. Questo sarebbe l'unico provvedimento serio che consentirebbe di respirare e soprattutto dare respiro alle famiglie italiane. Invece siamo tutti qui ad aspettare l'autunno quando probabilmente si dovrà pagare la prima rata dell'Imu e si dovrà procedere all'aumento di un punto dell'Iva oltre che pagare l'acconto Irpef al 100%, una situazione che favorisce ancora di più la contrazione della spesa e dei consumi. E se le famiglie non consumano, non spendono come faranno le imprese a riprendere la produzione ed il loro fatturato continuamente in calo ormai da oltre due anni ? E se la produzione industriale non riprende vita a che serve incentivare l'assunzione di giovani, pur con tutte le clausole messe dal provvedimento del governo, da parte delle imprese ? Assumere per fare cosa se la produzione è in costante calo ? Sta tutto qui il bluf di un governo che non sa proprio dove sbattere la testa per uscire dalla crisi economica ormai cronica e della quale non si vede la fine. Uscire da questo tunnel si può solo in due modi: continuando a salassare i ceti medio bassi fino alla completa distruzione o dare respiro a chi sta con l'acqua alla gola e andando a prendere un po' di soldi nelle tasche di chi in questi anni li ha accumulati in maniera esagerata. Ma fino a che al governo ci saranno personaggi che difendono gli interessi dei grandi capitalisti la seconda strada sarà difficilmente percorribile.

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