venerdì 18 gennaio 2013

Ma la campagna elettorale quando inizia ?

Ormai siamo a quasi un mese dallo scioglimento delle camere e ad un mese dalle elezioni ma la campagna elettorale non inizia. Ormai da quindici giorni circa tutti strillano, urlano, proclamano ma se si analizzano le varie dichiarazioni, interviste, dibattiti, la sostanza è che tutti dicono niente. Nessun programma, nessun indicazione su come risolvere o almeno affrontare i problemi del paese ma solo proclami e dichiarazione d'intenti, seguendo ormai la strategia del plastificato, ma di programmi o ricette per mettere in pratica le parole d'ordine niente. Non siamo in campagna elettorale ma bensì in una guerra aperta l'uno contro l'altro e tutti contro tutti, una guera nella quale non si capisce cho è alleato di chi e chi è contro di chi. Certo i partiti che hanno partecipato all'ultima legislatura in parlamento hanno una paura terribile di fare promesse che poi non sarebbero in grado di mantenere, soprattutto perchè le promesse che si aspettano gli italiani sono essenzialmente due: meno tasse e più lavoro. Una ricetta che sembra nessuno essere in grado di somministrare al paese e solo uno sconsiderato come l'ex tizio del consiglio fa promesse guardandosi bene di illustrare come pensa di darne attuazione. Ma ormai il giochetto del plastificato è stato scoperto da tempo e solo gli allocchi senza materia grigia e incapaci di intendere e volere sono disposti a dargli ancora credito. Parlando seriamente invece nessuno propone ricette attuabili anzi nessuno propone ricette ne' i vecchi partiti, troppo impegnati a capire come riuscire a vincere le elezioni e con chi, ma nemmeno i nuovi. Grillo rimanda tutti al suo fantomatico programma pubblicato sul blog, come se quel testo fosse una bibbia o un testo sacro sul quale non si possa nemmeno discutere, un programma fatto anche questo di parole d'ordine e di dichiarazioni di intenti ma non certo di come attuare le proposte elencate nel documento. Ingroia sembra un altro Di Pietro che non riesce a farsi capire causa la sua incapacità dialettica e comunicativa che non gli consente di snocciolare un discorso comprensibile al cittadino comune. Ecco allora che al vuoto programmatico si pone rimedio con il pieno del nulla e di dichiarazioni o contro l'avversario e a favore de possibile alleato ma senza entrare nel merito delle questioni del paese. D'altra parte poi, soprattutto per i partiti uscenti dal parlamento appena sciolto, è difficile illustrare quello che potrebbero fare dopo che nella legislatura appena terminata hanno combinato solo guai. Attendiamo quindi che la campagna elettorale prenda il via .... se mai lo prenderà davvero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ingroia secondo il mio modesto parere ha le idee chiare molto piu'di quel dinosauro di bersani che si e' schierato con monti l'uomo che ha pensato bene di rubare ai poveri per donare ai ricchi e sopratutto alle banche. Il problema e' che pagare le tasse mi starebbe anche bene come cittadino ma veder sacrificati servizi primari come sanita' e scuola pubblica tanto per citare solo i piu' importanti dopo che le pago e vedere i parlamentare godere degli stessi privilegi clienterali be' insomma mi fa constatare di essere preso in giro...

antipolitico ha detto...

Niente contro Ingroia anche se non condivido che un magistrato abbandoni la sua attivit' per dedicarsi alla politica ... ma soprattutto non condivido quei partiti della sinistra radicale che si sono buttati a corpo morto sul suo carro incapaci di proporre quelli che dovrebbero essere ideali e principi di sinistra .. quella vera. Un partito che si definisce comunista non puo' e non deve avere bisogno di un magistrato per far valere le proprie ragioni. Ma anche queste formazioni ormai sono solo in gara per una poltrona e Ingroia fa molto comodo