lunedì 7 gennaio 2013

Hanno la faccia come il culo ... anzi peggio


Ed il titolo del post non è riferito solo ai due personaggi della foto che sono gli esemplari in testa alla classifica della faccia come il culo .... con tutto il rispetto per il culo che in questo caso sicuramente ci perde. E' incredibile come dopo i disastri degli ultmi venti anni, di cui gli ultimi 4 veramente allucinanti non sono per l'incapacità a governare, ma per la sequela incredibile di scandali, i due signori si presentano tranquillamente davanti al paese lottizzando e scambiando poltrone come se fossero figurine della Panini. La Lombardia a noi, un posto da premier e da ministro dell'economia a te, quasi come se le elezioni non esistessero. Il tutto dopo che la Lega da un anno a questa parte va blaterando mai più con Berlusconi, mentre Berlusconi dal canto suo professava o me o nessuno. Ma parlare di politica con questi personaggi è come parlare di extraterrestri con l'uomo dell'età della pietra. Hanno combinato un disastro dietro l'altro, hanno costretto il parlamento a rendersi ridicolo agli occhi del mondo, gli omini verdi hanno contrastato il governo Monti mentre il plastificato ha votato tutti i suoi provvedimenti, ed ora come se niente fosse eccoli insieme a raccontarci che diminuiranno le tasse (Berlusconi toglierà l'Imu, Maroni il bollo dell'auto), che faranno una super regione del Nord (in venti anni l'unica cosa che hanno fatto è spostare il famoso muro per dividere l'Italia ... dall'asse Marche Toscana ora siamo arrivati all'altezza di Liguria Emilia Romagna), le stesse favole dell'ultimo ventennio. Il tutto mentre in questi anno hanno delapidato soldi pubblici per i propri interessi privati tanto che in Lombardia sono tutti inquisiti ed alcuni anche in galera. Ma non sono gli unici ad avere la faccia come il proprio deretano. A ruota segue Grillo che va dichiarando di abbandonare il movimento proprio quando sta per entrare in parlamento, confessando che alla fine è stato tutto un giochino che al momento gli sta scoppiando in mano e quindi abbandonerà la nave alla maniera del famoso comandante Schettino. Bersani fa anche lui la sua bella figura inserendo nelle sue liste nientepopodimento che il direttore di Confindustria, come dire il nemico della classe operaia entra a pieno titolo nel partito che ha come antenato il più grande partito comunista italiano, un tradimento in piena regola se ancora ci fosse stato bisogno di una prova di questo incredibile cambio di rotta. E che dire poi di Monti che da un anno dissangua il paese, che nella sua prima conferenza stampa dichiarava quanto fosse indispensabile l'odiata tassa sulla casa in vigore in ogni paese europeo, che non più tardi di qualche settimana fa aveva dichiarato che togliere l'Imu avrebbe significato far ricadere il paese nel baratro e che oggi, dopo aver deciso di candidarsi, molto seraficamente inserisce nella sua famigerata agenda la revisione dell'IMU. Per certi aspetti peggio del plastificato. Ma attenzione entreranno a far parte di questa categoria sociale, e cioè quella di coloro per i quali sarà difficile distinguere la faccia dal posteriore, tutti quei cittadini che meditano di non andare a votare e che lasceranno il paese in balia di questi personaggi. Le alternative di protesta reale ci sono e per tutti i gusti ... ad un prossimo post illustrarle.

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