giovedì 24 gennaio 2013

Incredibile ... alla fine Casini il più coerente

I tempi del quadretto di famiglia sembrano ormai lontani e la famiglia ormai è completamente sfasciata. Monti è stato abbandonato da destra, Alfano e Pdl, e da sinistra, Bersani ed il Pd, mentre il bel Pierferdinando Casini è rimasto fedele al professore e lo sarà fino alla morte. Alla fine udite udite, proprio il Casini, democristiano fino alla punta dei capelli, abituato a saltellare da destra a sinistra passando per il centro e da sinistra a destra sempre passando per il centro con estrema disinvoltura, questa volta si asterrà dal salto per ben due legislature rimanendo incollato al professor Monti. E le due ali estreme che fanno invece ? Si sono messi entrambi in stereofonia a lanciare strali contro Monti ed il suo governo e soprattutto contro la politica messa in campo dal professore in questo ultimo anno. Peccato che il duo dimentichi un fatto sostanziale: entrambi con i propri partiti al seguito hanno votato tutti i provvedimenti del governo senza battere ciglio. Ed ora in campagna elettorale si mettono sempre entrambi a inveire contro l'Imu, le tasse, la riforma del lavoro e chi più ne ha più ne metta, dando seguito ad un disegno perverso e probabilmente ben calcolato. Un disegno che può così riassumersi. Facciamo fare a Monti il lavoro sporco che consiste nel tentare di rimettere in sesto i conti dello stato (operazione comunque fallita) ma soprattutto di attuare quel disastroso programma di recupero imposto dall'europa e della BCE all'Italia. Terminato il lavoro e arrivati alla campagna elettorale, i due già avevano programmato di utilizzare le critiche al lavoro sporco effettuato da Monti, con il loro consenso, per entrare in campagna elettorale e mettere in campo le solite promesse: diminuire le tasse prima di ogni altra cosa. Ora Alfano ed il Pdl lo fanno in maniera sfacciata spingendosi fino a paventare l'abolizione dell'Imu, pur sapendo che sarebbe un intervento scellerato se non accompagnato da una vera patrimoniale, Bersani non si spinge cosi' tanto in avanti ma anche lui critica a spron battuto Monti ed il suo governo come se i provvedimenti di quest'ultimo anno fossero stati imposti da un potere occulto e non votati anche dal suo partito. Insomma siamo alla solita campagna elettorale alla quale i partiti italiani ci hanno abituato da oltre 60 anni: in campagna elettorale le promesse, che non potranno essere mantenute, si sprecano anche in contrasto con quella che è stata l'azione del partito nella legislatura appena terminata. Purtroppo dai sondaggi sembra che gli italiani non si rendano conto di questa ipocrisia e di questo cambio di rotta dei due partiti maggiori se gli stessi vengono dato al 18% il Pdl e intorno al 30 il Pd piuttosto che trovarsi non dico a 0 ma quasi. Due partiti che hanno quindi partecipato al governo del paese nel 2012 approvando provvedimenti che ora criticano fortmente e contro i quali svolgono la loro campagna elettorale.

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