venerdì 13 luglio 2012

Ma quando è uscito dal campo ?



I titoli dei giornali sono tutti dedicati in questi giorni alla "ridiscesa in campo" del tizio superinquisito, ma la domanda sorge spontanea: "Ma perchè era mai uscito dal campo ? Aveva mai lasciato la politica da quando ha deciso di rovinare l'Italia ?" A me sembra di no. Si è vero aveva dichiarato che non si sarebbe ricandidato, aveva detto che Alfano era il miglior segretraio di partito e si sarebbe mangiato tutti gli altri, ma appena il suo delfino ha mostrato qualche segno di autonomia (la barzelletta delle primarie nel Pdl) si è prontamente rimangiato tutto seguendo il suo perfetto stile di tutti questi anni (dire tutto e subito dopo l'esatto contrario di tutto) ed eccolo pronto a riprendersi quel posto abbandonato alla fine dello scorso anno. Tutti i colonelli del Psl, che fino ad ieri parlavano di primarie per decidere il loro candidato premier come una dimostrazione che il partito stava imboccando la strada giusta, hanno dovuto prontamente rimangiarsi tutti i buoni propositi e rientrare nei ranghi dettati dal padre-padrone. Tutti allineati e coperti il candidato per la guida del paese sarà ancora lui. Il Partito Democratico e l'Idv ora saranno lì a mangiarsi le mani perchè, dopo aver perso l'occasione di andare alle elezioni nello scorso novembre e vincerle, dovranno ancora una volta rimanere al palo riconsegnando l'Italia al cavaliere per la definitiva rovina. Il superinquisito ha già iniziato le grandi manovre. Primo passo recuperare fondi per preparare una campagna elettorale in grande stile e a farne le spese è stato subito il Milan che sta vendendo allo sceicco del PSG i due fuoriclasse Ibra e Thiago, poi dall'autunno prossimo arriverà alla carica con le sue televisioni magari sventolando la cancellazione dell'Imu, l'uscita dall'euro insomma le solite parole d'ordine che porteranno alla definitiva rovina del paese. Se perchè, nonostante i sondaggi lascino il tempo che trovano, sembra che un discreto numero di italiani (stavo per scrivere coglioni come chiamò lui chi avrebbe votato a sinistra ma non bisogna scendere sullo stesso suo piano se si intende veramente batterlo) sono disposti a rimetterlo al suo posto. Non ci sarebbe nemmeno da meravigliarsi di assistere ad un asse Berlusconi-Grillo dato che entrambi sono delle macchine spara parole d'ordine senza un progetto politico attuabile e quindi sarà molto probabile sentire in bocca ai due imbonitori le stesse proposte per abbindolare gli italiani. In questo scenario la sorte del Partito Democratico potrebbe già essere segnata stritolato dai dubbi amletici Casini-Sinistra, probabilmente seguirà la prima strada riportandoci indietro di cinque anni. Insomma uno scenario fosco per l'Italia che Mody's, la famigerata agenzia di rating, ha già previsto declassando ulteriormente il nostro paese, solo gli italiani potrebbero davvero rispondere per le rime a questo nuovo piano distruttivo, ma le probabilità che siano veramente diventati immuni al fascino del cavaliere sono veramente ridotte al lumicino.

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