domenica 6 giugno 2010

Quando la storia non insegna ... e il lager è ancora di moda

Le recenti incursioni delle navi contro l'embargo israeliano su Gaza ha avuto il merito almeno di portare di nuovo l'attenzione pubblica sul lager del terzo millennio, la striscia di Gaza appunto. Certo ci sono stati dei morti che sembrano essere dei morti di serie B, se ne è parlato per un giorno poi tutto è stato messo a tacere, e sicuramente la perdita di vite umane è un gioco che non vale la candela, ma almeno si è tornati a parlare dell'inferno di Gaza. Naturalmente la comunità internazionale e in particolare tutto l'occidente non ha nessuna intenzione di risolvere il problema, fra l'altro creato dagli occidentali stessi alla fine della seconda guerra mondiale, del medio oriente e della convivenza impossibile fra l'imposto Stato d'Israele e il mondo arabo-mussulmano, ed Israele in virtù di questa immunità internazionale adotta metodi che dovrebbero essere tristemente noti a questo popolo. Non sono stati sufficienti i milioni di ebrei eliminati nei campi di concentramento nazzisti per insegnare a questo popolo come affrontare e cercare di risolvere una difficile coabitazione nei territori del medio oriente. Piuttosto che cercare il dialogo e consentire che anche i palestinesi potessero avere il loro legittimo stato, gli israeliani sono ricorsi da sempre agli stessi metodi, che hanno tristemente sperimentato sulla loro pelle, per affrontare e contrastare il terrorismo palestinese. Un terrorismo che a volte risulta difficile definire tale considerato che il popolo palestinese si è visto imporre la presenza di una stato nei propri territori senza avere un uguale riconoscimento. Chi critica i metodi israeliani nell'affrontare e contrastare il terrorismo palestinese è subito accusato di sionismo, ma i primi sionisti sono tutti i governi occidentali che hanno imposta questa presenza su territori sui quali non avevano nessuna giurisdizione e che erano occupati non solo dagli ebrei. L'occidente scelse a suo tempo questa strada per togliersi un peso dalla coscienza rispetto a crimini commessi dalla germania nazista da una parte e per liberarsi dalla scomoda presenza di molti ebrei all'interno dei propri stati. Ed ora gli israeliani, forti di questo consenso internazionale, adottano gli stessi metodi messi in atti dal nazismo nei loro confronti. Hanno trasformato la striscia di Gaza in un lager e sparano su chiunque si azzardi a portare aiuti umanitari al popolo palestinese.Vale la pena di sottolineare il comportamento del governo italiano che ha votato contro una commissione di inchiesta internazionale sui fatti relativi all'assalto della nave pacifista di lunedi' scorso da parte degli israeliani, come dire da un governo di cui fanno parte diversi fascisti, piena solidarietà ai nuovi fascisti di questo terzo millennio.

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