lunedì 14 giugno 2010

L'unico paese al mondo con il ministero della semplificazione ... sforna leggi per educare

Ad un paese come il nostro dove ormai valori come senzo civico, rispetto degli altri, senso di appartenenza, sono stati calpestati e stracciati non rimane che imporre certi comportamenti che attraverso delle leggi che o intimano o proibiscono. E' strano che questo avvenga in un paese, unico al mondo, il cui governo ha instituito addirittura un ministero per la semplificazione che dovrebbe avere appunto il compito di ridurre le leggi. E invece, sceneggiate a parte come l'episodio nel quale il ministro in questione ha provveduto a bruciare diverse centinaia di testi di legge appunto, ormai in Italia si ricorre ad una legge anche per educare il cittadino maschio a fare la pipì al centro del cesso e non di fuori come se fosse una specie di sport nazionale. Dopo l'episodio di domenica in cui il governatore leghista del veneto ha fatto sostituire in una cerimonia ufficiale l'inno di Mameli con Va pensiero, vecchio pallino leghista, ora sembra che i fascisti al governo guidati dal ministro della guerra La Russa, abbiano in mente di proporre una legge per rendere obbligatorio l'inno nazionale in cerimonie ufficiali. Altro esempio è la proposta di Pdl e Pd insieme (quando il Partito Democratico si renderà conto come fare opposizione sarà sempre troppo tardi) di rendere obbligatorio per i neopapà di starsene a casa per quattro giorni in caso di nasciat di un figlio. Due esempi della stessa medaglia di un paese che non sa educare. Il primo episodio ha radici lontane, dagli anni nei quali è nata la Lega, una formazione politica che ha sempre agito ai limiti della legalità e che spesso ha sconfinato ed è stata sempre considerata un fenomeno goliardico. La Lega ha sempre avuto fra i suoi obiettivo quello di minare le istituzioni creando pseudo-istituzionio parallele come il parlamento padano, un esercito padano per arrivare anche ad una nazionale di calcio padana. Dopo queste prime uscite, il partito dei verdi ha deciso di cambiare strategia e di minare le istituzioni dall'interno, grazie anche all'appoggio di Berlusconi. Ed ecco allora i ministri che saltano davanti al parlamento al grido di "chi non salta italiano è ..", alle innumerevoli dichiarazioni di guerra del ministro Bossi, fino all'episodio di ieri. La Lega è un partito eversivo e illegale e porterà il paese alla divisione se addirittura alla secessione. Il secondo episodio invece è il segnale di un paese che ha scelto la via dell'autoritarismo e che non è in grado di far conoscere ai cittadini nemmeno i propri diritti. La legge parenterale già oggi consente ai neo papa' di usufruire di giorni di congedo alla nascita del figlio, ma sono poco utilizzati per vari motivi non ultimo la disinformazione. Ed ecco allora che i due partiti maggiori propongono una legge per far diventare obbligatorio usufruire di questi quattro giorni di permesso. Un esempio di incapacità sia di informare, ma si sa di questi tempi meno si informa meglio è, sia di educare. Uno stato veramente democratico dovrebbe fornire gli strumenti ad ogni cittadino per conoscere i suoi diritti e per pretendere che siano rispettati, ma obbligare per legge ad esercitare un diritto è un'altra forma di limitazione della propria libertà individuale. Insomma mentre da una parte si dovrebbe semplificare, dall'altra si producono leggi in quantità industriale sia per soddisfare i voleri del capo del governo sia per educare il cittadino per il quale oltre ad una legge per sancire un diritto serve poi una legge per obbligarlo a rispettare questo suo diritto.
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