venerdì 23 aprile 2010

Altro che seconda Repubblica ...


Che cosa c'è di diverso fra la prima repubblica e quella che viene denominata seconda repubblica per ciò che riguarda il panorama politico italiano ? Assolutamente niente a parte il fatto che nella prima repubblica le beghe interne ai singoli partiti, ed in principal modo alla Democrazia Cristiana, si svolgevano dentro i palazzi e all'esterno trapelavano solo le conclusioni finali; oggi, nella seconda repubblica, le diatribe interne sono spettacolarizzate come ogni altro evento di questa società multimediale e si può assistere in diretta ad una litigata fra il presidente del consiglio ed il presidente della camera. Questi sono gli aspetti esteriori che differenziano i due periodi storici, se poi procede ad una analisi appena appena più approfondita non si può che arrivare alla conclusione che nella seconda repubblica c'è stato un decadimento generale che investe anche la politica e soprattutto le istituzioni. Si è mai visto nella prima repubblica un presidente del consiglio litigare in maniera violenta e con modalità da bar del porto con il presidente della camera ? Si è mai visto due fra le quattro cariche istituzionali più importanti del paese beccarsi in questione politiche relative alla conduzione del proprio partito ? Berlusconi oggi ha detto a Fini che se vuole far politica dovrebbe dimettersi da Presidente della Camera, ma mentre faceva questa affermazione forse dimenticava che in quel momento anche lui stava facendo politica come presidente del Pdl e che quindi avrebbe dovuto dimettersi da presidente del consiglio. Questa confusione fra ruolo istituzionale e ruolo politico è tipica di questo periodo storico nel quale abbiamo una situazione anomala nella quale un imprenditore che controlla il sistema televisivo e informativo del paese è anche presidente del partito di maggioranza relativa e presidente del consiglio: una commistione di ruoli che crea una confusione ed un conflitto di interessi unico. E' questo il reale problema politico della "ribellione" di Fini rispetto al capo Berlusconi. Non c'è solo uno scontro per la lidership del partito ma anche uno scontro istituzionale senza precedenti ed è questo l'aspetto più rischioso per il paese e per la sua democrazia già messa a dura prova. Per il resto poi è difficile non essere dalla parte di Fini ma allo stesso tempo il paese sta dando ragione a Berlusconi, al quale non importa niente nè del paese, nè del programma con il quale si è presentato alle elezioni del 2008, nè tanto meno della crisi economica nazionale e mondiale. L'unico interesse del dittatore di Arcore è rimanere attaccato alla sua poltrona, che lascerebbe solo per una poltrona più prestigiosa, e se questo progetto significa appoggiarsi completamente alla Lega, che ha avuto un successo elettorale incontestabile, a lui non interessa più di tanto. Sostanzialmente quindi altro che seconda Repubblica, qui siamo abbaondantemente dentro la prima con qualche passo indietro in termini di etica e di rispetto delle istituzioni.

1 commento:

carladidi ha detto...

ci riprovo!!!

...no, non si era mai visto. L'ho scritto anch'io in un commento.
il neofascista Fini non è riuscito a spredellare il presidente del milan...come sperava di fare allendosi con lui.
Hai visto che votazione bulgara?
ora ci sono 3 pitali, quello dipietrino,quello casinino, quello rutellino, quando il Gianfranco si tufferà i 3 pitali diverranno un solo bugliolo. Povero PD!!!! Ciao

(spero passi il commento)