martedì 27 aprile 2010

Quando chi governa è incompetente

Ci sono settori dell'attività di governo nei quali gli interventi dovrebbero essere guidati non tanto dell'ideologia politica o dall'essere di destra o di sinistra, quanto dalle competenze tecnologiche e scientifiche. Un concetto però che nel nostro paese solitamente non trova applicazione per cui se un governo di destra fa una scelta solitamente uno di sinistra ne fa un'altra e viceversa. La scienza e le tecnologia non seguono però i dettami della politica mentre la politica ne stravolge spesso l'utilizzo. Ieri è stata una di quelle giornate in cui la politica ha fatto cattivo uso di scienza e tecnologia in due settori che come l'approvigionamento energetico e le tecnologie informatiche, mettendo in campo scelte che isolano il nostro paese dal resto del mondo. In campo energetico ormai si sa che questo governo punta sul nucleare mentre tutto il mondo non effettua più investimenti significativi in questo settore e rivolge tutta la sua attenzione alle fonti energetiche alternative e rinnovabili. L'Italia non solo si rivolge al nucleare acegliendo soluzioni rischiose e as lunghissimo termine, ma stringe addirittura accordi con un paese, la Russia, che ha subito il più grande disastro della storia per quanto riguarda una centrale nucleare. Il dittatore di Arcore privilegia come al solito un modo di far politica del tutto originale e controverso che mette al primo posto le amicizie personali piuttosto che gli interessi del paese. Ma questo ormai è un fatto noto a tutti colori che non hanno gli occhi e la mente annebbiati dalle sue televisioni, da tutti coloro che conoscono la storia dell'ascesa al potere di quest'uomo, che si è buttato in politica nel momento in cui è scomparso, travolto dallo scandalo di tangentopoli, il suo punto di riferimento, Bettino Craxi. Purtroppo ora Berlusconi non si occupa solo delle sue aziende, ma deve governare il paese e lo fa come se l'Italia fosse Mediaset o il gruppo Mondadori. Nello stesso momento in cui il capo stringeva accordi con l'amico Putin in materai di nucleare, il ministro più tecnologico del suo governo, Brunetta, strombazzava ai quattro venti l'avvio del servizio di posta elettronica certificata, conosciuta come PEC. La PEC è una tecnologia che consente di inviare posta elettronica con lo stesso valore legale di una raccomandata, al contrario della posta elettronica normalmente usata fino ad oggi che non può avere le garanzie necessarie per assumere valore legale. C'è solo un piccolo problema. Così come per il nucleare l'Italia si imbarca in un'avventura che tutto il mondo sta progressivamente lasciando, anche la PEC è una tecnologia tutta italiana che non trova riscontro in nessuna parte del mondo dove la tecnologia si chiama Rem ed è del tutto diversa. Insomma anche nel campo della posta elettronica certificata l'Italia si troverà isolata dal resto del mondo e non potrà comunicare usando le tecnologie informatiche. Bella scelta vero ?. Nel frattempo, nonostante tutto lo strombazzamento del piccolo Brunetta (ma si sa un nano per farsi notare deve alzare la voce) che ieri sera era anche dal leccapiedi Vespa con tanto di portatile fra le mani, il sito messo a punto dal suo ministero non funziona ed il cittadino, che dovrebbe avere gratuitamente una casella di posta certificata, si vede rispondere da ieri che il numero massimo della connessioni è stato raggiunto. Ma questo è il governo delle fanfare e dei proclami non solo per quanto riguarda le scelte tecnolgie ma per tutti gli interventi politici che dovrebbe mettere in atto. Sono 15 anni che il cavaliere parla di riduzione della tasse e di riforme ma a parte i tentativi di mettersi al riparo dalla giustizia e qualche legge razziale per dare spago alla Lega non è riuscito fino ad ora a concludere niente.

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