giovedì 1 aprile 2010

Primo aprile senza pesce .... era tutto vero purtroppo

Siamo al primo aprile, giornata tradizionalmente dedicata allo scherzo, ma quello che è accaduto il weekend appena trascorso non è uno scherzo e l'Italia si sta avviando ad un trienno veramente disastroso, grazie al popolo teledipendente che ha riversato i suoi voti alle orde barbariche. Questa classe politica comunque, discorsi in politichese a parte dove tutti come al solito hanno vinto, non rappresenta il paese reale. Il maggiore partito di questo paese è infatti il partito dell'astensionismo che ha raggiunto ben il 35%, nessuno vanta una percentuale di voti così alta e quindi nessuno ha titolo per rappresentare la realtà italiana. Tutto il resto sono puri giochetti matematici che servono per aggirare in primo luogo questo dato in secondo luogo per suddividere il potere eliminando dalla torta anche quelle piccole formazioni espressione di una minoranza che non trova rappresentatività in nessun'altra formazione politica. Purtroppo chi si astiene non ha diritto di parola o di replica, ma questo è un dato sul quale tutta la politica dovrebbe ragionare mettendo da parte la propria arroganza ed i propri privilegi. Detto questo l'ultimo baluardo rimasto a difendere la democrazia per quanto possibile è il Presidente Napolitano, che forse risvegliato dalle polemiche seguite alla firma del decreto salva liste e impaurito dallo strapotere della Lega, questa volta ha rimandato al mittente una legge che tenta di minare lo statuto dei lavoratori ed il famoso articolo 18. Dopo un attacco frontale portato nella precedente legislatura e non andato a buon fine, il centro destra ha tentato una manovra di aggiramento e più sottile, ma il Presidente della Repubblica non è caduto nel tranello, almeno per ora, è la legge torna il parlamento. Intanto Berlusconi e company annunciano la prossima offensiva ed il prossimo attacco alla democrazia, alla costituzione ed alla libertà. La prima mossa sarà liberarsi della ghigliottina delle intercettazioni per garantirsi una libertà di manovra per i propri loschi traffici, anche se poi abbiamo visto che gli italiani sono insensibili a questo tipo di rilevazioni. In circa 6 milioni si mettono davanti alla tv per spiare un manipolo di rincoglioniti che si rinchiudono per tre mesi in una casa ripresi 24 ore per 24 con delle telecamere, ma se seguendo gli stessi metodi si scopre che il capo del governo trama e traffica per spegnere la democrazia e la libertà, allora questo spirito da guardoni svnisce. E qui si tratta di scoprire azioni malavitose e reati penali non di spiare le effusioni erotiche di ragazzi rinchiusi in una stanza. Nel frattempo nel suo piccolo il neo governatore leghista Cota pronuncia il classico: me ne frego. Si riferisce all'utilizzo della pillola Ru486 che consente l'aborto senza intervento chirurgico. In Piemonte la pillola rimarrà nei magazzini e non sarà utilizzata per rendere questo tragico evento almeno un po' meno doloroso. Chissà come saranno contente le donne verdi piemontesi. Questa è l'aria che tira sul paese da lunedì scorso ed il vento sarà sempre più forte. Ultima annotazione: nel frattempo all'interno del Pd si svolge l'ennesima discussione su dimissioni del segretario o non dimissioni come se si trattasse di una squadra di calcio che ad ogni sconfitta cambia allenatore, ma poi l'allenatore non cambia ne' giocatori ne' modulo di gioco ed i risultati sono ... sempre gli stessi ....

1 commento:

Anonimo ha detto...

credo proprio che cambierò rotta ...vadano al diavolo tutti..
con i loro patetici discorsi di sempre cercando di sminuire le sconfitte ..ma ci hanno preso per scemi? o sono così orbi da non vedere e capire che hanno sbagliato tutto e che sarà difficilissimo risalire la china... e se ciò dovesse puire accadere , forse sarà troppo tardi ...un saluto
eli