giovedì 13 novembre 2008

Italia: un paese da rottamare


Gli avvenimenti di questi ultimi giorni e di oggi in particolare non possono che dare di un paese che scivola sempre più in basso e questo decadimento non è solo dovuto alla politica disastrosa del governo, ma anche al comportamento dell'opposizione, all'atteggiamento dei sindacati per arrivare alle sentenze della giustizia e per finire al nuovo dilagare della reazione fascista favorita e incentivata da Berlusconi e company.
Si comincia con la presidenza della commissione di vigilanza Rai dove Berlusconi mostra i muscoli e tutta la sua arroganza facendo votare un candidato si dell'opposizione ma non presentato dall'opposizione stessa. Un atto inaudito e di stampo fascista mai accaduto nella storia della Rai ma del quale è sicuramente complice l'opposizione ed in particolare Di Pietro che presenta un candidato come Leoluca Orlando, non certo uno stinco di santo come politico più volte sospettato di collusione con la mafia, insomma non certo un uomo trasperente per essere nominato come presidente di una commissione di vigilanza.
Poi si passa agli scioperi di questi giorni contro la politica del governo nel pubblico impiego e nell'università. Una protesta che avrebbe dovuto vedere i lavoratori ed i sindacati compatti per dare un segnale forte a questo governo ed invece non si capisce più niente su chi fa sciopero e chi no, su quale categoria lo faccia e sulle motivazioni. Insomma un caos completo che ha visto divisioni profonde nel movimento sindacale proprio in un momento in cui la compattezza sarebbe stata fondamentale. Ma ormai anche il sindacato è estremamente politicizzato non a caso la Cisl si è dissociata dallo sciopero proprio in quanto formazione molto vicina al centro ed al governo.
Il fascismo strisciante che torna alla luce favorito da un governo dove siedono ministri che affondando le loro radici nella cultura fascista. Ed ecco quindi le pericolose provocazioni di questi giorni sia verso gli studenti che verso i sindacati, messe in campo e favorite dal governo come strumento di provocazione per poi eventualmente giustificare una eventuale repressione più dura come teorizzato da Cossiga nei giorni scorsi.
Arriviamo quindi alla sporca sentenza di stasera sui fatti alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. Assolti i vertici della polizia, i poliziotti che sono entrati alla Diaz lo hanno fatto di testa loro senza nessun ordine da parte dei loro capi. Se andiamo a spiegare questa sentenza ad un ragazzino di 8 anni non la beve nemmeno lui. Immaginate che un manipolo di poliziotti parte da una caserma ed entra in una scuola senza che i loro comandanti ne sappianiente. Naturalmente anche questa sentenza fa parte di una strategia ben precisa che mira a difendee ad ogni costo lo stato e a reprimere chi protesta contro lo stato. Sarà un caso che all'epoca il Presidente del Consiglio era lo stesso di adesso ?
Infine la sentenza di oggi sul caso della povera Eluana che finalmente potrà ottenere quello che aveva chiesto prima di entrare nel suo stato vegetativo. Quello che disgusta è il fiume di parole che si sono scatenate da parte di politici, giornalisti, religiosi, sociologi e chi più ne ha più ne metta. Tutti si sono sentiti in diritto di dire la loro e non importa se a favore o contro, quello che conta è la totale mancanza di rispetto per la sofferenza di una famiglia che per 16 anni ha lottato per far rispettare il volere di una ragazza che non poteva più comunicare con il mondo. Se si facesse ora tutti un bel rispettoso silenzio sulla vicenda non sarebbe meglio .. ? Ma anche questo e' un segno del decadimento del nostro paese.
Forse sarebbe ora di rottamere l'Italia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente.
Hai usato nel modo giusto le parole come sempre.

R.