giovedì 9 febbraio 2023

Un Repubblica e la sua Costituzione maltrattate dalla maggioranza fascista


L'aspetto più preoccupante dell'attuale maggioranza al governo della Repubblica italiana, non è rappresentato solo dalle politiche messe in atto ma dal continuo oltraggio alla Costituzione antifascista e dalla mancanza palese della consapevolezza del ruolo svolto da ogni figura istituzionale. Abbiamo al governo del paese una banda di fascistelli, più o meno neri nell'anima che non riescono a spogliarsi, come dovrebbero, del loro credo politico nel momento in cui si trovano ad occupare cariche istituzionali in rappresentanza di tutto il paese. 

Gli episodi a conferma di questa tesi sono tanti a partire dal fatto che per parlare di Costituzione si debba chiamare un comico che ci parla dei principi fondamentali della repubblica democratica e antifascista durante il festival della canzone italiana. Sia il luogo che il personaggio non sono certo i più adatti per spiegare il contenuto della nostra carta costituzionale me se non lo avesse fatto #Benigni durante il Festival di Sanremo quale esponente del governo avrebbe potuto svolgere questo ruolo ? Lo stesso Presidente della Repubblica è costretto a presenziare al Festival per sentir parlare di #Costituzione.

Vogliamo poi parlare di due sottosegretari del governo che da buoni camerati, abbiano nello stesso appartamento a Roma, si scambiano documenti segreti che hanno avuto modo di conoscere grazie al loro ruolo istituzionale di sottosegretari ? Uno scambio che, dopo essere avvenuto come se si trattasse di pettegolezzi da giornale rosa, ha portato uno dei due a divulgare al mondo intero il contenuto di questi documenti mettendo in pericolo la sicurezza dello Stato e della sua lotta contro la mafia. Naturalmente l'operato maldestro dei due è stato minimizzato dalla Presidente del Consiglio accecata dalla propria ideologia politica che l'ha resa incapace di capire la gravità dell'atto commesso dai due #Donzelli e #DelMastro.

I nostri padri costituenti che penseranno poi del Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, che inneggia ai busti del duce tenuti gelosamente nella propria abitazione rifiutandosi di liberarsene in virtù del suo ruolo istituzionale e del giuramento prestato proprio su quella Costituzione antifascista ? Anche lui, il camerata #LaRussa accecato dalla propria anima fascista, è incapace di ricoprire un ruolo istituzionale così delicato, ruolo che lo dovrebbe vedere come la seconda figura istituzionale che difende la Costituzione e la sua applicazione. Se Mattarella dovesse per qualche motivo essere impedito a svolgere le sue funzioni di Capo dello Stato, il fascista La Russa prenderebbe il suo posto e così il ciclo del ritorno al fascismo sarebbe concluso.

Ma cosa si può pretendere da queste figure se la stessa Presidente del Consiglio, #GiorgiaMeloni, calpestando la Costituzione, che identifica il Capo del governo come figura oltre le parti, va a concludere la campagna elettorale del suo partito per le prossime elezioni regionali ?  Questo strappo istituzionale in realtà avviene da qualche tempo grazie a figure come Berlusconi e Renzi che interpretavano il ruolo, come Giorgia Meloni, di Capo sia del Governo Italiano che del proprio partito di appartenenza, mischiando i due ruoli in occasione di ogni loro intervento pubblico. Una doppia veste che un politico italiano non ha la statura istituzionale di ricoprire in quanto si sente il dovere di parlare o in una veste o nell'altra facendo una confusione che nuoce alla democrazia.

Concludiamo questa carrellata con il buon #Salvini che, da vice presidente del consiglio, si permette di riprendere addirittura il Presidente della Repubblica per la sua presenza al festival di Sanremo puntando il dito contro Benigni per il suo intervento pro Costituzione. Salvini è un pover'uomo indicativo però del grado culturale dell'elettorato italiano che consente ad un personaggio come il leghista di ricoprire cariche per le quali è il meno adatto di tutto il panorama politico.

Una parola anche per l'opposizione corresponsabile del disastro al quale si sta assistendo e che va in scena grazie anche all'assoluta mancanza di un'opposizione che possa ritenersi tale. Forse o senza forse anche dall'altra parte della barricata si è perso completamente il senso delle istituzione e della loro importanza per la democrazia. 

Nessun commento: