mercoledì 1 febbraio 2023

Tutti scandalizzati per Donzelli ... ma avete dimenticato che è un fascista ?

 


A volte la politica ma anche i media in Italia sono veramente sorprendenti per la loro mancanza di memoria e inconsapevolezza di quanto accaduto pochi mesi prima nel paese. Lo scandalo di queste ore è l'intervento del fascista Giovanni Donzelli che accusa il Partito Democratico di stare dalla parte della mafia e dei terroristi perché alcuni deputati si sono recati in carcere a verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito. Il Pd insorge e chiede le dimissioni di Donzelli e del suo collega di partito Del Mastro che gli ha passato informazioni su alcune intercettazioni che hanno rivelato i contatti fra l'anarchico Cospito e alcuni mafiosi, tutti relegati al carcere duro del 41 bis. Polemiche riprese e amplificate da stampa e televisioni, tutti ignari della natura del personaggio al centro delle polemiche: Giovanni Donzelli deputato del partito Fratelli d'Italia, il partito le cui radici sono ben radicate nell'ideologia fascista. Niente di sorprendente quindi nel comportamento di questi politici che appare coerente con la loro natura politica.

Quando a settembre si parlava della deriva fascista che si stava affacciando pericolosamente ancora una volta con il successo di Fratelli d'Italia alle elezioni, si intendeva proprio quello che sta accadendo. Non era certo il pericolo di una nuova marcia su Roma o di nuove persecuzioni a base di olio di ricino ai dissidenti quanto piuttosto ad un ritorno al potere di un partito che aveva come riferimento quel periodo buio e tremendo per il nostro paese. E quei timori oggi diventano realtà. I politici come Donzelli o come ogni altro appartenente a Fratelli d'Italia hanno mostrato in questi mesi che cosa significa aver dato in mano l'Italia ad un partito come Fratelli d'Italia. Politici inadeguati, impreparati e incapaci di avere un'idea di paese, pur se di destra, coerente con la Costituzione e con i principi sanciti dalla nostra carta costituzionale. Un gruppo di parlamentari che vanno in un carcere ad accertarsi delle condizione di salute di un detenuto, pur se relegato al 41 bis, sono scambiati per dei fiancheggiatori di terroristi o mafiosi. Per un fascista non esiste un qualunque sentimento o principio di umanità ed un carcerato, qualsiasi sua la natura dei suoi reati, deve "marcire" in galera. I fascisti non hanno alcun senso dello stato e delle istituzioni che per loro sono esclusivamente organi di repressione del dissenso. L'inadeguatezza poi della classe politica di quel partito, Fratelli d'Italia, si manifesta ogni giorno con continue dichiarazioni di intenti seguite da altrettanto improvvisate retromarce che rappresentano la mancanza di un progetto o di un'idea seria e percorribile di paese. Tutto questo era prevedibile ma nessun partito non facente parte della destra ha avuto il coraggio di arginare questa deriva catastrofica con proposte e/o alleanze in grado di fare fronte comune contro la peggior destra del mondo occidentale. Le polemiche oggi contro Donzelli non solo sono tardive ma inutili e quanto accaduto ieri alla Camera è solo l'inizio di un percorso che porterà alla distruzione della Repubblica italiana grazie a controriforme come l'autonomia e il presidenzialismo che porteranno allo sfascio definitivo di quel minimo di tessuto sociale ancora presente nel paese.

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