venerdì 24 febbraio 2023

Pestaggi di Firenze: governo e giornalisti di destra certificano il nuovo fascismo che si è instaurato nel paese

 


La gravità dei pestaggio che si è verificato a Firenze non è tanto nell'episodio in se stesso ma nelle reazioni che ne sono seguite da parte del governo e dei giornali di destra. L'episodio era da condannare senza se e senza ma come sarebbe da condannare qualsiasi altro episodio di violenza da qualunque parte politica questo arrivi. Il governo e la destra in generale hanno invece preferito il silenzio, ma è stato un silenzio ipocrita e vergognoso in quanto non attuato quando i responsabili di episodi del genere sono o persone appartenenti ad altri schieramenti politici o persone con il colore della pelle diverso dal bianco. Un silenzio quindi pericoloso e fazioso. La dirigente scolastica dell'istituto davanti al quale si sono verificate le violenze si è quindi sentita in dovere di scrivere una lettera agli studenti ed alle loro famiglie, non prendendo posizioni politiche come qualcuno ha subdolamente insinuato, ma semplicemente ricordando la storia del nostro paese. Una storia che purtroppo rimane sempre fuori dai programmi scolastici ma che dovrebbe insegnare che il periodo più buio e tragico della nostra nazione, il fascismo, è iniziato proprio con episodi simili a quello di Firenze ignorati da tutti. Le mancate reazioni ai pestaggi e le reazioni violente a questa lettera sono il segnale incontrovertibile del pericoloso momento che si sta vivendo in Italia. 
Il ministro dell'istruzione in parlamento non solo non si è sentito in dovere di condannare gli episodi di violenza ma ha addirittura minacciato provvedimenti contro il dirigente che ha svolto semplicemente il suo compito di docente e insegnante. Dal canto loro i giornalisti di destra hanno tirato fuori la solita storiella delle violenze messe in atto dai presunti gruppi di estrema sinistra che a loro volta non sarebbero condannati dalla sinistra. 
Insomma le reazioni del governo e della stampa di destra non ha fatto che confermare che il pericolo del nuovo fascismo non è più dietro l'angolo ma è ormai dentro le istituzioni: un presidente del senato che venera i busti di mussolini e un ministro dell'istruzione che minaccia provvedimenti contro un insegnante che si prende la briga di spiegare come è nato il fascismo sono il segnale più evidente del nuovo pericolo che sta vivendo la nostra Repubblica. 

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