lunedì 5 febbraio 2018

Tutti concordi sui fatti di Macerata: è colpa degli altri e di un folle


Una volta tanto tutti i partiti mettono da parte le rivalità gli uni su gli altri e concordano sull'atto fascista e razzista avvenuto a Macerata: la colpa e la responsabilità è certamente degli altri. E' bello vedere in piena campagna elettorale questa "unità" di intenti che mette da parte le polemiche. Qualche sfumatura nelle varie posizioni c'è ma sono quisquisglie. Per il centro destra la responsabilità è da far ricadere sulle politiche immigratorie del centro sinistra, per il centro sinistra la responsabilità è del centro destra, per la sinistra le responsabilità sono del centro destra e del Pd, per il M5S le responsabilità sono tutte del Pd ed in parte di Berlusconi. Ecco nessun è responsabile e tutti lo sono. Per fortuna qualche distinguo c'è altrimenti sarebbe stato facile confondere le posizioni dell'uno e dell'altro che comunque nella sostanza sono allineate. In particolare Lega e Fratelli d'Italia ritengono che sia "esagerato" parlare di fascismo e razzismo ma da due partiti che affondano e loro radici proprio nel razzismo, nella xenofobia e nel fascismo sarebbe stato difficile ascoltare parole diverse. Comunque tranquilli quando saranno al governo le frontiere saranno chiuse e tutti gli immigrati saranno rispediti a casa loro e quindi il problema sarà semplicemente risolto. Anche Forza Italia risolverà il problema rispedendo a casa solo 600.000 immigrati, anche se non si capisce da che cosa scaturisce questo numero e che cosa risolverebbe considerato che il numero di immigrati in Italia è di circa 5.800.000. Il Partito Democratico addossa la colpa ai trattati di Dublino firmati dal governo Berlusconi, ed anche in questo caso non si capisce il nesso con il rigurgito fascista che si registra in tutto il paese che sfocerà con la presenza sulla scheda elettorale addirittura di Casa Pound. Il Movimento 5 Stelle avrebbe consigliato il silenzio a tutti, cioè non si sarebbe dovuto parlare di quanto accaduto a Macerata. Forse, considerato i vaneggiamenti di tutti gli schieramenti politici, sarebbe stata una buona soluzione anche se poi il silenzio equivale a non prendere posizione e quindi in qualche modo non schierarsi su fatti gravi come quelli accaduti. Tutti parlano di una follia piuttosto che di un atto terroristico quale è (le analogie con quanto avvenuto a Parigi, a Monaco, in Belgio anche se con consequenza per fortuna meno drammatiche ne sono la conferma) e in questo modo si lavano le mani da una situazione alla quale non intendono dare una connotazione politica. Emerge quindi una conclusione chiara: tutti coloro che hanno occupato delle poltrone in parlamento nell'ultima legislatura sono di fatto inadeguati a governare questo momento storico e meriterebbero di andare a casa tutti nessuno escluso.

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