domenica 11 febbraio 2018

Il paese delle percezioni


C'era una volta la temperatura atmosferica, i cui valori il Colonnello Bernacca la sera diffondeva insieme alle sue previsioni. Se a Bologna c'erano 35° gradi lui diceva che la temperatura a Bologna era di 35°, se a Milano si registravano 38° lui semplicemente diceva che la temperatura a Milano era dii 38°. Poi tutto è cambiato anche nelle meteorologia e, grazie all'avvento di Internet che ha causato l'esplosione del numero di siti che propongono previsioni meteo, anche la temperatura registrata nelle varie città non è più la stessa. Soprattutto in estate se a Milano si registrano 38° tutti i siti, salvo raro eccezioni, si esercitano nel diffondere la temperatura "percepita" ed allora si parla di 43° o addirittura 48°. E più la temperatura "percepita" è alta e più la notizia è "sensazionale" e quindi condivisa in ogni dove. In realtà la temperatura percepita è una grande bufala diventata però una falsità vera e così in estate o anche in inverno non conta più la temperatura reale registrata dalle stazioni meteorologiche ma ha più valore la temperatura "percepita". E naturalmente la percepita in estate è notevolmente superiore alla temperatura reale mentre in inverno è notevolmente inferiore. Tutto grazie a presunti esperti di meteorologia. Più o meno sta accadendo la stessa cosa in merito all'immigrazione ed a tutti i fenomeni connessi. Conta più la percezione piuttosto che i dati reali e la percezione è sempre più drammatica dei dati reali, grazie anche a politici senza scrupoli e solitamente xenofobi e razzisti, oltre che a mezzi di informazione compiacenti con questi politici senza scrupoli. Ecco che per quanto riguarda l'immigrazione si parla di INVASIONE, quando i dati dicono che si tratta di tutt'altro e che il nostro paese ha una percentuale di immigrati che si aggira intorno al 7%-8%, inferiore per esempio a paesi come Francia e Germania, e no del 21-25% come la "percezione" popolare stima. Senza contare che nel conteggio percepito sono inseriti anche cittadini europei quali rumeni, ungheresi, cechi che, in quanto europei, possono circolare liberamente. Stesso discorso vale per i crimini, omicidi e/o furti, commessi nel nostro paese. Il loro numero è in calo da qualche anno, ma per qualche strano motivo, sempre dovuto alla percezione, gli immigrati non fanno altro che ammazzare gente e commettere furti, mentre i delinquenti nostrani sembrano del tutto scomparsi dal paese. Un paese che fra l'altro ha dato vita ad organizzazioni criminali come la mafia e la 'ndragheta passando per la camorra, organizzazioni esportate in tutto il mondo. Ma la percezione dell'equazione immigrato=delinquente e colpevole a prescindere è ormai un fatto diffuso e alimentato da giornali e politici che, nel caso di crimini commessi da qualche immigrato, ne parlano per giorni e giorni fino all'esasperazione, mentre se il crimine è commesso da un bianco italiano dopo la notiziola del tg o del giornale tutto passa in archivio. La percezione la fa da padrona e guai se qualcuno fa notare a coloro che percepiscono che i dati reali sono completamente diversi da quelli appunto percepiti: tuoni, fulmini e anatemi sul comunista che diffonde dati "falsi" e che vorrebbe il paese invaso da neri, musulmani e compagnia bella.
Naturalmente il fenomeno dell'immigrazione è un problema serio che purtroppo il nostro paese e l'Europa tutta non sono stati fino ad oggi in grado di gestire in maniera adeguata, soprattutto poi in considerazione del fatto che il fenomeno è stato sicuramente agevolato dalle politiche del mondo occidentale. Politiche che da decenni sfruttano i territori ricchi di risorse naturali dai quali gli immigrati scappano sia per la povertà diffusa ma anche per le guerre che le presunte democrazie occidentali hanno portato in quei paesi.

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