giovedì 5 ottobre 2017

Lezioncina sullo sciopero al ministro Delrio ed al PD


Stiamo vivendo momenti difficili su tutto il pianeta e quindi anche nel nostro paese. Ci si aspetterebbe in momenti storici come questo che almeno la politica mantenesse un certo equilibrio e svolgesse la sua funzione con "intelligenza" guidando il paese attraverso eventi spesso drammatici. Purtroppo non è così ed il comportamento dei politici trascende a livelli così bassi che nemmeno l'uomo della strada riuscirebbe a raggiungere. Oggi c'è un fatto che riguarda uno strumento principe per la protesta: lo sciopero. Le prime testimonianze di uno sciopero risalgono all'antico Egitto durante il regno di Ramses III. Gli operai impegnati nella costruzione delle tombe incrociarono le braccia interrompendo i lavori per protesta contro i ritardi con cui venivano pagati. Il Faraone dovette acconsentire alle loro richieste affinché i lavori riprendessero. Lo sciopero quindi è da sempre uno strumento di lotta, utilizzato dai lavoratori contro i padroni, per far valere le loro rivendicazioni sia in termini di salari che in termini di riconoscimento giuridico. Da quando questo strumento si è iniziato ad utilizzare anche nel pubblico impiego si sono succedute una serie di norme che ne hanno di fatto snaturato l'efficacia in questo settore. Dichiarare in largo anticipo l'effettuazione dello sciopero, mantenere comunque il funzionamento dei servizi ed altre limitazioni lo hanno reso uno strumento di protesta poco efficace. Mai però si era assistito ad uno sciopero organizzato contro se stessi: come se il padrone di una fabbrica o un imprenditore scioperasse lui perché non riesce a far lavorare gli operai come intenderebbe. Ebbene oggi il Partito Democratico con quale suo ministro, sottosegretario e parlamentare è riuscito a fare proprio questo: scioperare contro se stesso e la sua incapacità di far approvare una legge. La legge in questione è la famosa Ius Soli per la cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia. Dopo un primo passaggio alla Camera, la legge è bloccata in quanto al Senato non ci sono i numeri per la sua approvazione e sono stati alcuni esponenti del Partito Democratico ad ammettere questo fallimento dichiarando di mettere questo provvedimento come priorità nella prossima legislatura. La stessa Maria elena Boschi, sottosegretaria alla presidenza del consiglio, ha fatto questa dichiarazione alcuni giorni fa. Ebbene oggi alcuni parlamentari del Partito Democratico, ai quali si è aggiunto il ministro Graziano Delrio, hanno iniziato uno sciopero della fame (altro uso improprio dello strumento "sciopero") per protestare contro questo rinvio. Di fatto è lo stesso PD ad aver rimandato l'approvazione della legge ed ora i suoi esponenti protestano contro ... se stessi. Ministro Delrio e Partito Democratico ... andatevi a studiare il significato della parola sciopero e non prendete in giro il paese.

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