mercoledì 19 luglio 2017

Immigrazione: governo ostaggio di comuni e europa


Che l'immigrazione sia diventato un problema gigantisco e non facilmente risolvibile è un fatto ormai noto e che sia diventata tale dipende sia dalla poca lungimiranza della nostra politica sia del capitalismo occidentale che non ha nessuna intenzione di porre rimedio seriamente a questo problema. Detto questo, tutto quello che può fare un stato come quello italiano è semplicemente tentare di governare il fenomeno con il minimo danno, ma naturalmente senza pensare di riuscire a risolverlo. E il nostro governo che fa ? Niente altro che rimanere ostaggio da una parte dell'Europa che dopo aver chiuso i confini via terra (la rotta dei balcani) non ha intenzione di assistere l'Italia nella gestione dell'emergenza, dall'altra dei Comuni italiani che nella maggioranza dei casi non hanno intenzione di rispettare le direttive del governo stesso in merito alla distribuzione dei migranti sul territorio. Un governo quindi incapace, ma come lo sono stati tutti i precedenti su questo tema, che non ha la forza e la capacità di impostare e far valere la sua politica (ammesso che ne abbia una). Il risultato è che le migliaia di persone che arrivano, ormai portate dai traghetti delle ONG che si sono sostituite da una parte ai barconi libici e dall'altra alla marina militare, sono trattenuti in specie di campi di concentramento per poi essere dislocati in qualche albergo, casa o similari in balia di se stessi. In pochi casi c'è una vera attività di integrazione ma anche questa del tutto insufficiente rispetto ai numeri di coloro che entrano nel nostro paese. Soluzioni ? Inutile ormai lanciare i soliti messaggi all'europa sul fatto che deve aiutarci, a parte qualche soldo in più nessun paese ha intenzione di prendersi qualche immigrato, ed allora è necessaria un'azine di forza. O dare i famosi permessi che consentano agli immigrati di vagare per i paesi europei o chiudere i rubinetti dei fondi con il quale finanziare la comunità europea. A questa azione di forza ne deve poi corrispondere un'altra verso i sindaci obbligando anche loro a rispettare le direttive magari tagiando anche a loro i fondi. Non vedo altre soluzioni ammesso che non si voglia davvero istituire un blocco navale davanti alle costre libiche magari affondando qualche barcone che tenta di prendere il mare. Comunque tutte terapie urgenti che non risaolveranno il problema come non lo risolverebbe la nuova strategia del Partito Democratico copiata dalla Lega: aiutarli a casa loro. C'è un solo modo per aiutarli davvero a casa loro: smettere di sfruttare quei paesi dai quali si origina l'immigrazione e quindi far rientrare compangnie petrolifere, compagnie di estrazione diamanti e metalli vari e lasciare tutte queste risorse in mano loro. In una sola parola redistribuire la ricchezza mondiale che ormai è in mano ad una bassissima percentuale di persone, quindi abbandonare il capitalismo che ormai ha dimostrato ampiamento il suo fallimento.

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