martedì 11 luglio 2017

Il fascismo vietato per la terza volta ... per non occuparsi dei problemi seri

Il paese ormai è governato a vista ed ogni giorno sorgono nuove emergenze. Per tre anni c'è stata l'emergenza riforme, sono state fatte e rispedite al mittente (o dal popolo o dalla corte costituzionale) e l'emergenza è terminata senza che accadesse niente di che. E che dire dell'emergenza lavoro che ha portato in pochi mesi ad un riforma che come primo risultato ha liberalizzato i licenziamenti, manca il lavoro ed io ti consento di licenziare senza cavilli. Poi c'è stata l'emergenza vaccini e subito una belle legge che multa chi non vaccina i propri figli così chi economicamente può non vaccina. Ora c'è un'altra emergenza spuntata quasi dal nulla: il ritorno del fascismo e il rischio di una nuova marcia su Roma. Tranquilli il Partito Democratico che governa ha subito la nuova legge pronta da sfornare e poco importa se già ne esistono due (Scelba 1952 e Mancino 1993), meglio abbondare e creare ancora più caos nella normativi civile e penale. Più leggi ci sono e più facile è per chi le viola uscirne indenni. La prima domanda che sorge spontanea è: ma se i nostri legislatori sono così veloci ed efficienti perché questo paese è sempre l'ultima ruota del carro dei paesi occidentale e dell'europa ? Perché da noi la burocrazia, figlia legittima del caos legislativo, impera e funziona da ostacolo a qualsiasi iniziativa piuttosto che agevolarla ? Perché il nostro parlamento ed i nostri governi viaggiano nell'emergenza e sull'onda dell'emotività, nessuno ha la forza di seguire un progetto reale ed un modello di sviluppo serio e concreto, ma si sfornano leggi e provvedimenti a seconda della bisogna immediata. Ed il sospetto è che questo pronto intervento legislativo sia una vera e propria strategia per non occuparsi dei problemi reali e concreti come per esempio il lavoro, le disuguaglianze e la pressione fiscale. Naturalmente il Partito Democratico, guidato da un folle pieno di sè che ogni giorno sforna dichiarazioni che si contraddicono nel giro di poche ore, sfrutta queste emergenze per distrarre il paese dalle boutade del suo segretario e gli altri ci cascano a fittone. E' il caso della "nuova legge" Fiano contro il fascismo che capita a fagiuolo proprio mentre le cronache si occupano di uno stabilimento balneare di Chioggia dove un "aspirante" duce imperversa. Ma lo stabilimento non è sorto dal nulla e stava lì già da tempo e quindi il disegno appare in tutta la sua ipocrisia e demenzialità: i media si occupano dello stabilimento e Fiano sforna la sua legge che già arriva alla Camera così dal nulla. Su dai non tutti abbiamo l'anello al naso. Senza contare che già ci sono due leggi che danno diversi problemi di interpretazione per cui per esempio il reato di saluto romano a volte è punito altre volte no a seconda del giudice, introdurre una nuova legge piuttosto che fare chiarezza su quelle già esistenti è da folli e da manovra di distrazione di massa da manuale. Un'aspetto positivo della proposta Fiano comunque c'è: ha fatto venire allo scoperto sia l'ignoranza storica sul fascismo (Brunetta propone il reato di apologia del comunismo), sia la presenza di una moltitudine di fascisti latenti (grillini in testa) nel nostro paese anche se questo aspetto era già noto. Purtroppo però in Italia siamo sempre alle solite: quando non si riesce ad applicare una legge se ne fa un'altra simile aggiungendo confusione e contribuendo all'inapplicabilità delle norme.

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