lunedì 12 giugno 2017

Anche in politica ormai il tifo la vince sull'analisi seria


Si è appena concluso il primo turno delle elezioni comunali in diverse città italiani che hanno coinvolto oltre 9 milioni di elettori e quindi un campione rappresentativo degli umori nazionali. E' sempre comunque difficile fare estrapolazioni nazionali su elezioni amministrative che dovrebbero essere guidate non solo dalla pura politica ma anche dalla capacità degli amministratori a guidare una città affrontando problemi reali e concreti. Spessissimo i risultati sono contradditori rispetto al quadro politico nazionale ma mettere insieme i risultati di Palermo con quelli di Verona è come sommare pere e mele e cioè impossibile. Comunque poi ci sono i commenti dei leader nazionali ed allora si scende nel ridicolo perché l'analisi è sempre in funzione del risultato raggiunto o, come sta avvenendo in queste ore, per il risultato non raggiunto dagli avversari politici. Il risultato più eclatante che si registra oggi, oltre all'aumento dell'astensionismo, è il flop assoluto del Movimento 5 Stelle ed allora ecco che i principali commenti del Partito Democratico e dei suoi leader è incentrato su questo fallimento piuttosto che sui propri risultati deludenti anche loro. 
"Ecco perché hanno affossato la legge elettorale" ... per quale strano meccanismo avrebbero dovuto affossare la legge elettorale sapendo di non vincere alle elezioni comunali ? Solo chi ha fumato pesante può dare una spiegazione.
"Gli elettori vogliono progetti credibili per questo i m5s perdono dappertutto" ... quali sarebbero i progetti del partito democratico ? Forse spiegarli sarebbe stato più opportuno senza contare che il calo dei voti dimostra che la credibilità è una chimera per tutti.
"Per il M5S una sconfitta schiacciante, pesa l'effetto Roma" ... ancora piuttosto che parlare di se stessi il PD preferisce parlare degli altri.
Insomma sembra di stare in un bar dello sport dove i tifosi di una squadra, perdente, prendono in giro quelli della parte avversa per una sconfitta piuttosto che analizzare le proprie sconfitte. Non potendo esultare per le proprie vittorie si esulta per le sconfitte degli altri. Da questo punto di vista, mi spiace ammetterlo, ma quelli del centro destra sono sicuramente più seri. 
Nessuno poi, e tantomento il Partito Democratico (che per inciso in diversi comuni arriva al ballottaggio grazie a liste civiche alle quali si sono appoggiati), si sofferma sul solito dato preoccupante che determina il reale vincitore: l'astenzionismo. Un "partito" che va a colpire anche le elezioni amministrative e che determina la perdita di voti da parte di tutti, vincitori (o presunti tali perché si dovrà aspettare il ballottaggio) e sconfitti. Quando il cittadino non va a votare nemmeno nel caso in cui dovrebbe scegliere il proprio sindaco la questione è veramente preoccupante ma nessuno sembra dare peso a questo importantissimo dato. Meglio lanciarsi nello sbeffeggio o nel silenzio a seconda dei casi.

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