sabato 20 maggio 2017

Oggi Pd e M5S si giocano la palma del .... ridicolo


Lo scontro Partito Democratico - Movimento 5 Stelle regala momenti di satira, di ipocrisia, di squallore ma soprattutto di seria preoccupazione. Si perché il PD al governo lo abbiamo provato in questi cinque anni e sono stati anni duri durante i quali il paese è stato traghettato verso destra con provvedimenti che non hanno risolto nulla. Riforma costituzionale bocciata (per fortuna), riforma del lavoro disastrosa con la cancellazione del lavoro a tempo indeterminato e l'aumento dei licenziamenti, riforma della pubblica amministrazione che mette in primo piano sempre il licenziamento ma che si bada bene di intervenire sui processi lavoratovi e sullo snellimento della burocrazia, riforma elettorale che naviga in acque tempestose. Per fortuna c'è stata le legge sulle unioni civili che in qualche modo fa segnare una casella nella colonna delle cose positive portate a termine (anche se la legge è stata varata grazie soprattutto al'europa). Ora però pensare che l'alternativa al PD per il prossimo governo potrebbe essere Grillo ed il suo esercito di adepti, fa veramente accapponare la pelle .... che d'altra parte era già abbondantemente accapponata soprattutto dopo le ultime vicende del Partito Democratico. Le due formazioni politiche se le stanno dando di santa ragione ma non su questioni fondamentali e critiche come il lavoro, la crisi economica, il debito pubblico, la pressione fiscale, tutt'altro. Lo scontro è a livello di battutacce, offese reciproche e manifestazioni populiste e inutili. Sabato scorso Matteo Renzi ha vestito i suoi con magliette gialle ed è andato a "ripulire" Roma, oggi le magliette sono passate ai grillini che dietro al loro mentore Beppe Grillo, autonominatosi il nuovo San Francesco, copiano la marcia della pace Perugia-Assisi. Naturalmente Matteo Renzi da grande comunicatore non poteva lasciare il palcoscenico tutto a Grillo ed allora si è presentato alla scuola politica del partito ed ha messo giù un discorso da .... sballo (i punti salienti elencati in tweet dallo stesso Matteo li trovate in fondo al post) nel senso proprio che sembrava si fosse fumato roba della peggiore specie. E domani ? Davvero le magliette gialle ritorneranno sulle spalle di quelle del Pd per andare nelle zone terremotate ? E Grillo che farà senza magliette ? Ma le lavano fra un passaggio e l'altro ? 
Alla prossima puntata ...
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Dal discorso di Matteo Renzi
1. Distinguiamo tra il giustizialismo e la giustizia.
Noi della finestra siamo dalla parte della giustizia e della legalità

2. Specchio richiama la parola virale. Finestra richiama la parola vero.
Una parola non diventa vera se la dico 10 volte.

3. Chiacchiericcio e Comunicazione.
La comunicazione non è una parolaccia.
Il chiacchiericcio sì.

4. Specchio è tecnocrazia, finestra è democrazia
Se si nega la democrazia si rischiano totalitarismo, algoritmo, Unione Europea

5. Specchio è assistenzialismo, finestra è lavoro
Reddito di cittadinanza devasta l'art.1 della Costituzione.
Lavoro è dignità

6. Specchio è nostalgia, finestra rinnovamento
Bella la nostalgia, ma dannosa: chi fa politica non scrive la storia, ma il futuro

7. Specchio è solitudine, finestra è appartenenza

8. Scienza è finestra, paura è specchio

9. Specchio è anonimato, finestra è identità
Di fronte all'anonimato, noi rivendichiamo l'identità. E la cultura.

9 e 1/2. Specchio è potere, finestra è potere.
Potere può essere sostantivo e verbo. Se non pensi di potere, come fai politica?

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