martedì 16 maggio 2017

Caso Boschi-Renzi ... niente di nuovo sotto il sole






Non capisco l'affannarsi dei media e dei talk show dietro al caso Renzi-Boschi per quello che riguarda gli scandali Consip e Banca Etruria. Intanto intendiamoci non ci sono risvolti penali in quanto i due non hanno commesso reati ma caso mai utilizzato la loro posizione (o eventualmente utilizzata da parenti e amici come nel caso Consip) per ottenere vantaggi non direttamente per loro stessi. Naturalmente anche senza risvolti penali e in assenza di reati c'è poi l'opportunità politica in base alla quale un presidente del consiglio e/o un ministro che agiscono come sembra che abbia agito la coppia Matteo-Elena non dovrebbero avere titolo per ricoprire quei ruoli istituzionali. In questi giorni comunque tutti scandalizzati sia per le rivelazioni del libro di De Bortoli sulla vicenda Banca Etruria e l'intervento dell'allora ministro Maria Elena Boschi che per l'altro libro che svela le trelefonate di Matteo Renzi al padre per il caso Consip. In entrambi i casi emergono le falsità dei due nelle dichiarazioni ufficiali quando sono scoppiati i due casi ed i loro difensori portano a discolpa di Renzi e Boschi le smentite sempre dei due. Ma dico come si può dar credito a due personaggi che hanno fondato la loro carriera politica sulle bugie e sulle falsità. Soprattutto Matteo Renzi che è partito dal "Mai al governo senza passare per le elezioni", passando per il "Letta stai sereno", per arrivare al "Se perdo il referendum la mia carriera politica può dirsi conclusa". La Boschi ha un percorso meno fastellato da falsità ma anche lei in occasione del referendum confermò la conclusione della propria esperienza politica in caso di vittoria del No. E quindi cosa c'è da meravigliarsi se questi due continuano sulla loro linea fatta di promesse non mantenute e di falsità distribuite a mani basse ? Niente di nuovo sotto il sole. Oggi in molti chiedono le dimissioni di Maria Elena Boschi ma questa richiesta è a scoppio ritardato in quanto tutti i contestatori della ministra ora sottosegretaria avrebbero dovuto opporsi al momento della formazione del governo Gentiloni: per ricoprire un compito istituzionale così importante forse si sarebbe dovuto pretendere una figura politica adeguata piuttosto che un ex ministro che ha fallito una riforma costituzionale e che ha fatto una promessa per poi non mantenerla.

Nessun commento: