lunedì 29 maggio 2017

La politica naviga a vista ma per fregare il cittadino ci vede benissimo


Sono ormai decenni che il nostro paese non è governato in maniera decente o quantomeno con un vero progetto che abbia come obiettivo finale il benessere dei cittadini ed il rispetto della Costituzione. Chiunque si sia avvicendato al governo dall'inizio degli anni 90 in poi ha mostrato di non avere un progetto da realizzare o un modello di società da perseguire ma sostanzialmente ha guardato ai propri interessi che solitamente erano e sono di stampo elettorale. Quest'ultima legislatura, nella quale si sono succeduti tre governi a guida del Partito Democratico, non è certo sfuggita a questa regola. Prima Letta ha formato un governo mettendo in piedi una coalizione che nessuno aveva votato, poi Renzi gli è succeduto portando avanti un programma diverso da quello per il quale il Partito Democratico aveva ottenuto i voti, ora Gentiloni che si barcamena tentando di evitare altre scoppole per il Pd in vista delle prossime elezioni. Dopo la scoppola del referendum costituzionale a Gentiloni e soci si presentava un altro referendum altamente rischioso: quello sui voucher promosso dalla CGIL. Le previsioni erano naturalmente a favore dei promotor del referendum ed il governo, per risparmiare un'altra sconfitta al Pd su un altro punto essenziale del precedente governo Renzi la riforma del lavoro, ha abolito con un bel decreto l'utilizzo dei voucher. Referendum cancellato e avanti tutta. Ora che le acque si sono calmate i voucher tornano alla ribaltà attraverso un piccolo emendamento alla manovra correttiva del governo che li reintroduce come strumento per regolarizzare i lavori saltuari. E si torna punto e a capo. E' accaduto spesso che i risultati di un referendum siano stati disattesi (vedi finanziamento pubblico dei partiti ancora in vigore, il referendum sull'acqua, ed altri casi) ma che una norma sia stata cancellata per evitare un referendum già indetto per poi reintrodurre la norma stessa poche settimane dopo credo che sia la prima volta che accade. Una dimostrazione palese che la politica governa senza un progetto chiaro e che spesso i suoi provvedimenti sono contro allo stesso volere dei cittadini e dei problemi reali del paese. Altro esempio. In queste ore si sta discutendo alla camera il provvedimento sulle pensioni dei parlamentari che dovrebbero essere equiparate a quelle di qualsiasi cittadino normale ma rinunciare ai privilegi è dura ed allora si cerca di introdurli in maiera più o meno velata. Ecco che da parte del Partito Democratico spunta un emendamento che prevede una rivalutazione del 20% della reversibilità a carico dei familiari in caso di decesso del parlamentare. La motivazione ? Ma vi sembra giusto che un familiare di un parlamentare si ritrovi a fare lo/a squattero/a in caso di decesso del parlamentare stesso ? Certo che no e ci mancherebbe .... Ora aspettiamo la legge elettorale sulla quale tutti sembrano concordare e quando c'è un'ammucchiata la fregatura è dietro l'angolo.

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