mercoledì 10 maggio 2017

M5S e PD: basta avete superato ogni decenza


Premessa: non sono ne un simpatizzante del M5S nè tantomeno del Partito Democratico e naturalmente non sono un elettore del centro destra. Precisazione indispensabile perché ormai se critichi il PD sei un grillino, se critichi il M5S sei uno del Pd e magari anche renziano, se critichi entrambi sei uno di destra o della Lega o fascista (come se ci fosse differenza). Bene per fortuna c'è ancora qualcuno che ha un'ideologia a questo paese e può criticare liberamente chi si vanta di non averla più e di non essere nè di destra nè di sinistra. Lo spettacolo che in queste settimane stanno mettendo in scena il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle è veramente deprimente e squallido, fatto di accuse reciproche su questioni marginali, importanti si ma sempre marginali rispetto ai problemi del paese. L'obiettivo da parte di entrambi è però esattamente lo stesso: discreditare l'avversario su qualsiasi questione e/o problema. Non importa se si tratti di una questione a livello di gossip o seria e grave, l'atteggiamento da parte dei due contendenti è esattamente coincidente, due facce della stessa medaglia. Non mettere in evidenza il proprio pensiero o il proprio modo di vedere ed eventualmente risolvere il problema e/o la questione quanto piuttosto sottolineare le incapacità e/o le mancanze dell'altro. Non importa se si parla di immigrazione e di persone che perdono la vita nel tentativo di sfuggire alla disperazione, alle guerre, alla fame, allo sfruttamento. Non importa se si parla di vaccini, un problema serio ormai nel nostro paese dove sono tornate a farsi vive malattie che si pensavano ormai debellate. Non importa se si parla di banche e del loro salvataggio con coinvolgimento di ministri e/o loro familiari. Non importa l'argomento e la sua importanza e/o rilevanza rispetto ai problemi del paese, le modalità di discussione sono sempre le stesse: si offende l'avversario, lo si mette in cattiva luce sottolineando la sua incapcità e/o mala gestione del problema. Non si illustrano le proprie "buone" idee ma si denunciano le "cattive" idee della parte opposta. Il tutto naturalmente senza minimamente analizzare, discutere e approfondire il problema stesso: si lanciano tweet, frasi di 140 caratteri o al più si scrive un post su facebook e sfido chiunque a trovare differenze sostanziali fra quelli del Pd e quelli del M5S. Senza stare ad elencare le varie assurdità da una parte e dell'altra ne bastano due, una ciascuna, per caratterizzare il dibattito politico che ci accompagnerà per un anno. Il Partito Democratico, accecato dall'odio per il Movimento 5 Stelle, in queste ore si scaglia contro i grillini per la storia della Boschi e dei suoi intrallazzi per salvare la banca dove il padre era nel CdA dimenticando che tali intrallazzi non sono una delle solite bufale messe in giro da Grillo e company ma semplicemente gli stessi intrallazzi sono descritti in un libro del giornalista Ferruccio De Bortolis che non può certo essere dipinto come un simpatizzante grillino. Nel frattempo i grillini, per non rimanere indietro, nonostante tutte le sparate contro gli esponenti del Partito Democratico stanno tessendo la loro tela per la nuova legge elettorale circuendo lo stesso Pd al fine di ottenere il famigerato premio di maggioranza per il partito che risulterà vincitore delle future elezioni. Eh si anche loro si sono resi conto che, non avendo intenzione di stringere alleanze con alcuna formazione politica per un eventuale governo, l'unica soluzione è il premio al partito e/o movimento. Insomma da una parte demonizzano il Pd, dall'altra gli fanno gli occhi dolci nella speranza di ottenere il lasciapassare per un futuro governo a 5 stelle. Naturalmente in questo scontro fino all'ultimo colpo tutti si guardano bene da parlare dei problemai reali del paese, del lavoro, della economia, delle tasse e dei loro eventuali programmi futuri. Programmi che non si limitino ad annunci del tipo "Abbasseremo le tasse" ma programmi sulle modalità attraverso le quali realizzare gli annunci.

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