giovedì 18 febbraio 2016

Unioni civili: la destra non le vuole, il Pd fa finta di volerle e il M5S non è in grado di sostenerle.



E' probabile che certe sceneggiate politiche accadano solo in Italia, frutto di una politica ormai nel caos totale e di un paese che non riesce a imboccare una strada precisa. Il tutto anche grazie sia a leggi elettorali incostituzionali sia a partiti che risultano più un'accozzaglia di persone eterogenee piuttosto che movimenti guidati da un ideale, da un modello di società e da un progetto politico concreto. L'attuale legislatura è quanto di più caotico potesse capitare al nostro paese proprio in un momento critico sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle riforme ormai indispensabili per tentare di trasformare un "malato cronico" in uno stato veramente moderno e al passo con i tempi. Il parlamento deligittimato dalla incostituzionalità della legge elettorale con la quale è stato eletto, tenta invece di realizzare riforme al di fuori della sua portata anche in virtù proprio della deligittimazione appena citata oltre che dalla totale incompetenza dei suoi rappresentanti. Ecco allora che ogni legge, ogni riforma si trasforma più che in un dibattito democratico per il raggiungimento di un obiettivo in un'arena nella quale ci si scontra su questioni più che altro tecniche e procedurali che nascono da una maggioranza incapace e debole ma autoritaria, ed un'opposizione incapace di elaborare un progetto credibile. Il tutto sulla pelle dei cittadini come la questione delle unioni civili, campo di battaglia di questi giorni. L'argomento è sicuramente complesso e delicato soprattutto in un paese retrogrado come l'Italia e sempre esposto al "dominio", nemmeno tanto occulto, del vaticano e del clero più integralista. In questa situazione il dibattito politico sarebbe comunque complicato e difficile, anche se il paese, come ha dimostrato ampiamente per altre battaglie sui diritti civili come divorzio e aborto, sarebbe pronto per il salto di qualità, ma forse nessuno pensava al caos di questi giorni. Il problema sostanziale è che sono veramente in pochi, in parlamento ha volere questa legge, e nessuna delle formazioni politiche è compatta nel perseguire l'obiettivo finale. Il centro destra sostanzialmente non le vuole anche se al suo interno esistono fronde che non avrebbero remore a votare le unioni civili, alcuni (pochi per convinzione) molti per opportunità politica (rimanere attaccati al Pd o sperare in una futura poltrona) ma se per assurdo avesse la maggioranza e avesse proposto una qualsiasi legge in materia (brutta o bella) sarebbe passata senza problemi. Il Movimento 5 Stelle dimostra ancora una volta la sua incapacità e inadeguatezza a ricoprire incarichi di governo ed a proporsi come maggioranza nel paese, sia perché vende la sua intransigenza come coerenza sia perché ancora troppo legato agli umori del duo Grillo-Casaleggio. In un momento politico come questo nel quale il paese, quello che vota, è diviso in tre parti più o meno uguale pensare di imporre il proprio credo politico è pura follia ed è quello che stanno facendo i grillini che rifiutano qualsiasi proposta che non sia perfettamente coincidente con la loro. Sulla questione delle unioni civili anche loro comunque al loro interno hanno fronde contrarie che in questo caso hanno avuto la meglio respingendo la legge se pur presentata in maniera autoritaria dal Partito Democratico attraverso il pessimo strumento del canguro. Il Partito Democratico è il vero scandalo di tutta la questione e l'unico vero responsabile dell'ennesimo rinvio di questa importante legge. Renzi e company pretendono ancora una volta di bypassare il parlamento portando in aula una legge blindata senza accettare il confronto da approvare in qualche giorno. Un atteggiamento, ormai abitudinario per qualunque provvedimento portato in discussione in aula, teso a mettere a tacere l'opposizione interna al partito e frutto di una situazione anomala nel partito stesso: il partito democratico ha vinto di misura le elezioni sotto la guida di Bersani e di un programma moderatamente di sinistra, poi è caduto nelle mani di Renzi, uomo di centro destra, che arrivato alla presidenza del consiglio stravolge il programma elettorale del Pd mettendo in campo riforme e controriforme di destra. L'unico modo che ha il segretario del partito nonché presidente del consiglio di portare avanti il suo programma è quello di andare avanti a colpi di fiducia o a super emendamenti che mettono a tacere tutta l'opposizione anche quella interna. E come dicevo all'inizio il tutto sulla pelle dei cittadini e del paese. 

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