mercoledì 17 febbraio 2016

Canguri e pensioni: si salta sempre sulla pelle del cittadino


Il tentativo continuo di deligittimare il parlamento del governo Renzi non è altro che la prosecuzione dei governi di questi ultimi venti anni. Per mettere a tacere sia l'opposizione che il dissenso interno, si ricorre a voti di fiducia od alla tecnica del "canguro" (chissà perché in questo caso non si è trovato un termine inglese, sport nel quale siamo molto bravi) per sotterrare qualsiasi emendemanto al provvedimento in discussione. Queste due tecniche insieme a quei provvedimenti denominati "legge delega" attraverso i quali il governo ottiene il via libera per legiferare senza dibattito su deteminati argomenti, mettono a dura prova la democrazia. Purtroppo il risultato finale è quello di approvare leggi non rispondenti alla realtà del paese, paese che poi reagisce a questo modo di far politica rinunciando all'unico strumento che avrebbe per mandare a casa chi ha questi comportamenti: il voto. Proprio questi giorni queste tecniche politiche sono al centro dell'azione della maggioranza per quanto riguarda la legge sulle unioni civili, per le quali il "canguro" è stato per il momento bloccato, e sulle pensioni per le quali il governo si appresta a "mettere ordine" seguendo un accanimento terapeutico sui "soliti" pensionati, quelli non d'oro per intendersi ma di latta o di ferro. Insomma si sta giocando con i diritti civili e con la sopravvivenza di una classe sociale tartassata e che non ha strumenti di rivalsa. Sui diritti civili il gioco è perverso. Il Movimento 5 Stelle dichiara di votare la legge così come è cofezionata senza modifiche che, se saranno proposte, saranno poi valutate caso per caso. Il Pd per mettere a tacere il dissenso interno, gli alleati di governo e gli emendamenti dell'opposizione, propone il canguro per saltare tutto è approvare quindi la legge senza modifiche. I grillini a questo punto si tirano indietro e non voteranno il salto del canguro e quindi, almeno per il momento, salta tutto. Ora si i grillini avevano in mente di mettersi a fare tattica politica, hanno sbagliato sicuramente il momento, ma questa ormai è una loro prerogativa: hanno iniziato la legislatura sbagliando il primo passo e tradendo i voto di milioni di persone e purtroppo continuano su questa strada. Sulle pensioni, dopo il via libera del parlamento su un testo di legge delega ambiguo e pieno di .... strade libere per colpire a destra e a manca, il governo si appresta a calare la propria scusa sui "soliti noti". Si parla di razionalizzare, ma la razionalizzazione colpirà probabilmente le pensioni di reversibilità e andrà a rimuginare sul pensionato, sulle sue eventuali proprietà, come se l'ammontare della pensione si dovesse misurare in base a ciò che possiede. Sarebbe come dire che ad un lavoratore il proprio stipendio non fosse commisurato sulla base del proprio lavoro ma secondo calcoli più o meno complessi che vanno a misurare la sua situazione economico-patrimoniale. Insomma vedremo presto un ministro piangere mentre annuncia l'ennesimo taglio su questa categoria tartassata ? Non credo perché questi giovani ministri sono cinici e non hanno nemmeno lacrime di coccodrillo da versare come qualcuno di nostra conoscenza.

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