venerdì 19 febbraio 2016

Con Renzi si nasce di meno e si muore di più


Mentre in parlamento si usano i diritti civili per una guerra totale fra partiti nuovi e vecchi e si discute su chi abbia il diritto di adottare un bambino, il paese lentamente si spegne anche dal punto di vista demografico a dimostrazione di una crisi che sta diventando endemica e preoccupante. I record negativi del 2015 per l'Italia in ambito demografico sono i seguenti:
 
  • Tasso di natalità al minimo storico da quando è nato lo Stato italiano: nel 2015 si sono registrate 488.000 nascite, 15.000 in meno dell'anno precedente. Il numero medio di figli per donna è di 1.35, un calo progressivo e senza fine
  • Mortalità che ha subito un'impennata nel 2015: si è toccato il picco più alto dell'indice di mortalità dalla seconda guerra mondiale, 54.000 mila decessi in più (circa il 9,1%) nel 2015
  • Diminuzione della speranza di vita da 80,3 del 2014 ad 80,1 del 2015 per gli uomini e da 85 a 84.7 per le donne
  • Nel 2015 la popolazione residente si riduce di 139.000 abitanti e circa 100.000 italiani si sono cancellati dall'anagrafe per trasferirsi all'estero, un aumento del 12,4%.
Sono dati impressionanti che metteono in evidenza quanto sia stata e sia ancora pesante la crisi nel nostro paese, una crisi della quale, nonostante gli annunci a colpi di slide, luci e cotillon, non si vede la fine. C hi può se ne va dal paese, chi resta non può permettersi di fare figli se è giovane ed è destinato a vedere accorciarsi la sua aspettativa di vita. E' soprattutto l'impennata della mortalità registrata nel 2015 (come non si era registrato se non negli anni della guerra) a suscitare interrogativi che per il momento non hanno trovato una spiegazione. I fattori possono essere diversi ed i più disparati ma certamente avrà il suo peso anche ciò che anche la corte dei conti ha denunciato: il famoso taglio della spesa ha riguardato quasi esclusivamente i servizi al cittadino e fra questi la fa da padrona, in termini di tagli, la spesa sanitaria. Sul versante del calo demografico invece l'analisi è molto più semplice: disoccupazione, tagli ai servizi, difficoltà nel accedere a mutui .... fare un figlio oggi è veramente un atto di coraggio e per il momento non si vede alcun spiraglio.

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