giovedì 28 maggio 2015

La lotta alla corruzione non si fa con le leggi ma con il voto


Pensare che una classe politica coinvolta in mille rivoli che portano tutti ad episodi e fatti di corruzione possa in qualche modo combattere realmente la corruzione stessa è un'utopia. Si sono inventati una legge che, a parte l'aspetto positivo di reintroduzione di un reato come il falso in bilancio cancellato da Berlusconi, altro non ha fatto che aumentare le pene per i reati di corruzione nella pubblica amministrazione. Il fatto stesso che sia necessaria una legge per combattere la corruzione nella politica è di per se allucinante. Comunque emanata la legge, in nome della quale il presidente del consiglio nonché segretario del Parito Democratico dichiara di non ricevere da alcuno lezioni sulla legalità, lo stesso Matteo Renzi nelle vesti di segretario del partito di maggioranza appoggia un candidato alle elezioni regionali della campania incandidabile e le cui liste o liste che lo appoggiano sono piene zeppe di personaggi legati alla malavita. Il magistrato aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ha dichiarato in un'intervista che se il Pd e altri partiti hanno inserito questi personaggi nelle loro liste, significa semplicemente che mettono in conto di ricevere i voti della camorra, ed i voti contano indipendentemente dalla loro provenienza. Come dire inutile fare leggi se poi i comportamenti sono questi. Sarebbe molto semplice se nelle liste fossero inseriti personaggi che non hanno avuto problemi con la giustizia e che non siano coinvolti in procedimenti giudiziari. Altra sceneggiata tragicomica è quella della commissione antimafia che fra ieri e venerdì pubblicherà una lista di impresentabili alle prossime elezioni regionali. Peccato che queste elezioni si svolgeranno domenica quindi non si capisce il senso di questa messa inscena. Ma poi chi sono questi impresentabili ? che categoria è ? e soprattutto quali sono i criteri affinché un candidato sia definito impresentabile ? C'è una sfilza di possibili categorie:
- Il condannato in giudicato
- Il condannato in primo grado
- Il condannato in appello
- Il rinviato a giudizio
- L'indagato
- L'assolto per prescrizione
- L'assolto ma coinvolto
- I nominati in qualche intercettazione da qualche mafioso o camorrista
- I nominati da Saviano
- Quelli citati da un giornale piuttosto che da un altro
e si potrebbe continuare all'infinito ma stiamo certi che per ognuna di queste categorie ci sarà sempre l'eccezione per quel personaggio o per quell'altro. Ed allora districarsi in questo ginepraio sarà difficile ma soprattutto sarà impossibile che la politica ne venga fuori fino a quando da destra, da sinistra e dal centro si sollevano eccezioni per un politico piuttosto che per un altro. Ed allora in mezzo a questa ipocrisia e questa falsa legalità, l'unico che può fare pulizia veramente è il cittadino al momento delle elezioni. In primo luogo andando a votare e non delegando ad altri la scelta dei propri rappresentanti soprattutto nel caso delle regionali dove c'è il voto di preferenza. I camorristi ed i mafiosi andranno tutti a votare quindi più alta sarà l'astensione e più alto sarà il peso dei loro voti. Ma andare a votare non è sufficiente, sarà necessario anche fare in modo che i candidati sospetti non siano eletti e quindi non votati. Questo è l'unico strumento efficace a disposizione che sarebbe più efficace di qualsiasi altra legge anticorruzione, utilizziamolo.

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