venerdì 29 maggio 2015

Gli impresentabili: sceneggiata tragicomica in quattro atti


La volontà di combattere realmente la corruzione sarà tragicamente affondata domenica sera quando si svolgerà l'ultimo atto dell'ultima farsa della politica italiana: Gli Impresentabili. Il primo atto si consuma a settembre del 2014. Sull'onda dell'indignazione popolare in merito ai continui scandali che vedono protagonisti i politici sia del governo centrale che delle amministrazioni locali (regioni, province, comuni) in parlamento arriva un codice etico per tentare di evitare che partiti, movimenti, liste civiche ed affini presentino alle prossime elezioni regionali candidati che non rispondono ai criteri del codice etico in oggetto. Purtroppo l'iniziativa si rivela subilo l'ennesimo provvedimento inutile e populista atto solo a buttare fumo negli occhi ai cittadini incazzati. La commissione antimafia esaminerà le liste dei candidati sulla base del codice etico e farà un elenco dei candati stessi che non rispondono ai requisti del codice etico, ma ATTENZIONE ATTENZIONE, tale elenco sarà una semplice lista informativa nessuna obbligo di ineleggibilità per gli sfortunati che non passerrano il giudizio della commissione. Insomma il tutto non servirà assolutamente a niente. Nel secondo atto la commissione inizia l'esame delle liste una volta che queste sono comunque già pubblicate a conferma del fatto che si tratterà dell'ennesima farsa della politica nella lotta alla corruzione ... cioè i corrotti che lottano contro se stessi. Il terzo atto è andato in scena fra martedì ed oggi con la pubblicazione di questi famosi impresentabili. Una lista di nomi de quali già si sapeva tutto quindi settimane di lavoro da parte di una commissione che non ha fatto altro che pubblicare un elenco che qualsiasi cittadini che legge qualche giornale oltre il Corriere della Sera o Repubblica, già conosceva ampiamente. E oggi sono entrati in scena gli altri attori di questa farsa: il partito democratico nelle sue più alte cariche. Renzi, Orfini, Boschi, e via dicendo si lanciano in dichiarazioni che vanno dal "Tanto non saranno eletti" al "Sono comunque eleggibili" (in contraddizione con la precedente dichiarazione), passando per "Processo in piazza" fino al "Vendette di corrente". Una specie di guerra civile del partito democratico che usa il paese e le istituzioni a proprio uso e consumo. Ora non rimane che aspettare il quarto e conclusivo atto della farsa tragicomica nel quale entreranno gl ultimi attori che ancora non sono stati coinvolti: i cittadini elettori. Sta a loro concludere in maniera seria questa farsa negando il voto a quelle formazioni che annoverano fra i loro candidati personaggi non limpidi per le loro pendenze giudiziarie oppure continuare sul canovaccio del buttiamola tutta in malora votando gli stessi o peggio ancora non andando a votare. Appuntamento da non perdere domenica sera.

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