mercoledì 8 aprile 2015

A quando una condanna della corte di Strasburgo per le fandonie di Renzi ?


Ormai l'Italia è diventato un paese dove la politica si muove dietro gli ordini della magistratura. Ci sono voluti circa 9 anni ed una sentenza della corte costituzionale affinchè il parlamento si decidesse a fare una nuova legge elettorale (anche se poi l'italicum è destinato a fare la stessa fine del porcellum), ci sono voluti 14 anni ed una sentenza della corte di Strasburgo per i diritti dell'uomo affinchè in parlamento arrivasse una legge contro la tortura e si riconoscesse una pagina nera come quella relativa ai fatti della scuola Diaz. E che dire della fecondazione assistita dove ancora una volta è dovuta intervenire la magistratura per smantellare una legge figlia del conservatorismo e dell'integralismo cattolico ? Ma l'elenco si potrebbe allungare a dismisura a causa di una classe politica sempre più incompetente e non adeguata a governare un paese con una storia culturale e sociale come l'Italia. Da una parte un centro destra dominato da un imprenditore senza scrupoli che ha trattato il paese come se fosse proprietà privata ed il parlamento come un luogo per emanare leggi a proprio uso e consumo, dall'altra una pseudo-sinistra che non ha saputo contrastare il degrado favorito dal condannato di Arcore ma che ha scelto di scendere sul suo stesso terreno uscendone sconfitta. Anzi alla fine la presunta sinistra è rotolata proprio sullo stesso piano facendosi coinvolgere anch'essa in scandali e corruzione tanto che oggi è difficile fare dei distinguo nel parlamento fra chi sta da una parte e chi sta dall'altra. Che l'episodio del 2001 della scuola Diaz per il quale oggi la corte europea di Strasburgo ha condannato l'Italia sia capitato sotto un governo Berlusconi ha poca importanza, quel governo è anche frutto di un'inadeguatezza di tutto il mondo politico italiano. Ed è triste che debba intervenire l'europa per ricordare la nefandezza commessa in quella notte del 2011 a Genova. Purtroppo non si vede ancora una luce che lasci intravedere dei segni di rinascita del nostro paese. Si forse lentamente la crisi economica sarà sconfitta, ma certamente non lo sarà per le politiche intraprese da chi ci governa, ma quello che non sarà sconfitto almeno nell'immediato sarà il degrado politico, culturale e sociale nel quale si è caduti. Lo stesso atteggiamento di chi ci governa in questo momento è un continuo dei governi berlusconiani anzi per certi versi peggiori. Ne abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione anche oggi di come Renzi manipoli il paese secondo un cannovaccio ormai collaudato. Si fa un consiglio dei ministri nel quale si decide il nulla anche se l'ordine del giorno è di importanza rilevante, come appunto la stesura della legge finanziaria o def come lo si voglia chiamare. Sul nulla si organizza una conferenza stampa pirotecnica nella quale si raccontano un sacco di balle e si da un'infarinatura di ciò che forse si farà. Poi arriverà il provvedimento finale nel quale di solito ciò che era stato detto è disatteso anche perché talmente generico che può essere facilmente manipolato. La balla odierna è la più grossa del governo Renzi: la riduzione delle tasse  del 2014. Diciotto miliardi, dicono in coro i lecchini del giovanotto di Firenze, aumento della pressione fiscale sentenzia invece l'Istat. Già perché il nostro governo si ostina a considerare i famosi 80 euro (10 miliardi di euro nel 2014) una riduzione di tasse e non un'elargizione che a sua volta viene tassata in busta paga. Ai lavoratori dipendenti che hanno avuto diritto alla elargizione, non sono state diminuite le tasse ma semplicemente accordato un assegno che a sua volta è stato tassato, ragion per cui la pressione fiscale non è assolutamente diminuita ma al contrario aumentata. Ma le slides e gli effetti speciali sono talmente fantasmagorici che annebbiano le menti e quindi le bufale diventano realtà. Chissà se fra 15 anni la corte europea di Strasburgo riconoscerà al popolo italiano il raggiro di cui è stato vittima e proporra un risarcimento ?

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