mercoledì 25 giugno 2014

Incompetenza e sufficienza su tutti i fronti dal calcio alla politica .....


Ciò che era ampiamente prevedibile è accaduto, le ultime partite della nazionale dopo la qualificazione ai mondiali avevano già scritto il destino dell'avventura mondiale, riportando l'Italia a quel ruolo che le è appartenuto per molti anni: una comprimaria. Il nostro è il calcio migliore del mondo solo a parole e fino a che rimaniamo nei nostri confini, come ne usciamo siamo poco meno che una nullità come dimostra la storia con l'eccezione del 1982 e del 2006, forse fra 24 anni torneremo a contare qualcosa. Non siamo soli se questa può essere una consolazione, ci fanno buona compagnia la Spagna che torna anche lei al proprio ruolo dopo 6 anni di successi, l'Inghilterra che a livello di nazionale è sempre stata penosa ed è vissuta per decenni su una presunta superiorità in base alla quale non partecipava nemmeno ai mondiali. Certo che perdere ci sta ... ma perdere ed essere presi a morsi è veramente umiliante. Naturalmente di umiliante per il paese non c'è solo il calcio ma anche la politica che nonostante gli scandali ed i presunti cambiamenti promessi continua a fregarsene del paese ed anzi mostra tutta la sua inadeguatezza ed incompetenza nel guidare un paese che potrebbe meritarsi molto altro. Non ci si inventa politici o statisti dall'oggi al domani e non basta essere giovani per garantire il cambiamento ed oggi ne abbiamo le prove. Il governo .... anzi più che il governo sarebbe più opportuno dire Matteo Renzi, scrive la riforma delle Pubblica Amministrazione ed un "vecchio" di 88 anni deve correggerla e riscriverla affinchè qualcuno possa capirci qualcosa. Nel frattempo il caos regna sovrano sulla riforma del Senato, un'altro papocchio da quale uscirà uno stato con istituzioni più deboli, più raffazzonate e meno democratiche. La storia dell'immunità dei senatori è veramente grottesca nella quale chi veste i panni più puliti alla fine è Calderoli della Lega e questo la dice lunga sulla levatura dei ministri dell'attuale governo. Le sparate di Renzi al momento dell'incarico di presidente del consiglio sono saltate tutte, siamo a giugno e nemmeno una riforma è stata portata in porto a parte gli 80 euro per i quali però è ancora in bilico la copertura (mancanza certificata anche dalla commissione europea) oltre ad essere mangiati tutti entro la fine dell'anno dai nuovi balzelli comunali. Alla fine comunque tutto si riconduce al popolo che, almeno nella sua maggioranza, si merita quello che ha. Il calcio osannato oltre ogni limite durante il campionato italiano mentre a livello internazionale siamo il niente da tempo se si esclude l'Inter di Murinho dove però giocavano 11 stranieri oltre all'allenatore, la politica che va avanti da anni incapace di gestire una crisi ed uno stato affamato dei soldi dei cittadini che si rifiutano di dare il via ad un reale cambiamento (il 41% al Pd delle europee ne è una triste conferma):

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