martedì 21 maggio 2013

Il problema dell'Italia ? Una classe politica vecchia e nuova totalmente inadeguata

Le cronache politiche italiane sembrano la strana rappresentazione di un film fantascientifico, niente a che fare con quella stagione degli anni 60-70 che prese il nome di neorealismo durante la quale si cercava nella sle cinematografiche di raccontare la vita reale del paese. Oggi la politica, nel momento più grave della storia socioeconomica del paese dalla fine della guerra, sembra sempre più vivere su un altro pianeta e non solo per i "tradimenti" messi in atto da tutti gli attori verso l'elettorato, quanto poi per occuparsi di questioni marginali rispetto ai bisogno reali della popolazione. Ogni giorno governo e parlamento si dovrebbero occupare del problema più grave che ha il paese in questo momento, senza la cui soluzione non si va da nessuna parte: il lavoro. Inutile rimandare o far risparmiare agli italiani una tassa come l'Imu se poi non si consente ai giovani di lavorare e di crearsi un futuro, quei 100-300 euro risparmiati svaniranno nell'attimo di un respiro e non risolveranno proprio un bel niente. Senza poi parlare del fatto che quei 300 euro saranno recuperati in qualche altro modo. Ma i vari partiti si occupano soprattutto di questioni ben più ininfluenti dell'Imu sulle sorti della nostra economia. Il grande dibattito in questi giorni, portato avanti da quel movimento che avrebbe dovuto cambiare tutto il cambiabile in Italia, riguarda l'ineleggibilità di Berlusconi. Signori grillini e signori del Pd, ma chi se ne frega a questo punto se Berlusconi sia ineleggibile oppure no. In un paese non dico normale ma quanto meno con una democrazia salda, Berlusconi sarebbe stato preso a calci dal suo stesso partito prima e dagli elettori poi, ma noni italiani siamo un popolo di furbi pronti a seguire qualsiasi pifferaio che si metta a vaneggiare alzando la voce e magari lanciando improberi ed offese verso tutti. Il successo del Pdl prima e del Movimento 5 stelle non può che essere dovuto a questo: due personaggi molto bravi a tenere la scena, due attori nati che, ognuno a modo suo, sono riusciti a depistare dal loro vuoto politico milioni di persone. A questa lotta per l'ineleggibilità del cavaliere (fra l'altro venuta fuori dopo che oltre 8 milioni di persone lo hanno votato), il Pd, sempre pronto a distinguersi nelle proposte-cavolate, aggiunge una norma tesa a impedire ai movimenti, tipo quello dei grillini, di presentarsi alle elezioni. Alla faccia della democrazia insomma. Il Partito Democratico, ormai allo sbando, considerato che non riesce ad imporsi con le idee, con i programmi sta pensando bene di ricorrere a decreti e leggi ad partitum per eliminare in un colpo solo Berlusconi e Grillo. Sta tutta qui l'anomalia italiana. Mentre da una parte ci sono due formazioni politiche ad personam, che hanno fondato il loro successo sui rispettivi fondatori e sulla loro capacità comunicativa, dall'altra abbiamo un partito che non avendo a disposizione un personaggio come Berlusconi o come Grillo, avrebbe dovuto rappresentare la vera forza politica trainante con progetti, programmi e idee. Ma questa forza politica oltre a non avere un comunicatore, non ha nemmeno un'anima a causa della estrema eterogeneità degli appartenenti al partito. Un'eterogeneità che ha permesso di far parte del partito fino a ricoprire incarichi importanti a personaggi come Renzi, un vero e proprio infiltrato dalle file nemiche. Ecco allora che nessuno ha idee su come risolvere la crisi. Da una parte c'è un uomo il cui unico obiettivo è sempre stato quello di garantirsi una specie di immunità a vita, dall'altra un comico schizzofrenico che si è circondato da persone totalmente digiune dalla politica e dai meccanismi delle istituzioni (come se alla Ferrari dopo la scomparsa di Enzo avessero messo alla sua guida uno scaricatore di porto, con tutto il rispetto per questi lavoratori) in modo da poterle manipolare a proprio piacimento, ed infine un partito incapace di dare vita ad un progetto politico solido per governare un paese in piena crisi economica, finanziaria e sociale. L'inciucio è questo ... oggi in Italia non esiste una classe politica adeguata per il governo di un paese democratico e quindi sottostiamo al potere dell'europa e della BCE.

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