mercoledì 8 maggio 2013

Dal "tutti a casa" alla vecchia politica da prima repubblica passando per "l'apriscatole"


Prima del 24-25 febbraio 2013 si pensava che questa legislatura sarebbe stata la legislatura del cambiamento dopo 20 anni di disastri a causa di ben tre governi guidati da Berlusconi, dopo i risultati delle elezioni questa speranza sembrava concretizzarsi, nonostante il deludente risultato del Pd, grazie ad una possibile alleanza di governo fra il Pd stesso ed il Movimento 5 stelle. Era una buona occasione per iniziare davvero a cambiare qualcosa nei palazzi del potere. Speranze vane che invece si sono tradotte nella peggiore legislatura che si potesse immaginare con i due partiti nemici da sempre che hanno finito per spartirsi le poltrone del governo, dei sottosegretari e delle commissioni. Un abbraccio mortale che ancora una volta ha finito per mettere il paese sotto ricatto del cavaliere, che pur non governando, tira le fila della maggioranza minacciando ad ogni minimo problema di far cadere la debole impalcatura. Questi sono i risultati dell'intransigenza di coloro, i grillini, che si erano presentati all'apertura delle camere con un apriscatole che probabilmente però non si erano resi conto che fosse completamente malfunzionante. Il M5S si è tirato indietro su tutti i fronti rinunciando ad iniziare il cambiamento e mandando in fumo tutte le promesse fatte ai propri elettori compresa la tanto sbandierata rinuncia alla diaria per i rimborsi spesa. La più diretta consequenza della intransigenza dei grillini è stata la formazione del governo Pd-Pdl con tutto ciò che ne sta seguendo in queste ore con la nomina dei sottosegretari. Una grande ammucchiata ed un grande papocchio che non potrà durare a lungo e che quasi certamente porterà al progressivo sgretolamento del Partito Democratico che si trova ora a governare a stretto contatto di gomito con personaggi come Quagliariello ed altri simili.

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