sabato 11 maggio 2013

Il Pdl manifesta, il Pd raccoglie i cocci, il M5S litiga, il governo va in ritiro ... mentre il paese muore


Se la politica è sempre rimasta molto lontana dal paese reale, in questi ultimi venti anni tale distanza con l'acuirsi della crisi economica e con il recente governo "impresentabile" al paese è diventata interstellare. E quanto accade nella giornata di oggi ne è un esempio concreto. Abbiamo un governo che non rispecchia la volontà popolare che aveva, attraverso il voto, espresso concrete indicazioni per un governo Pd-M5S. Grillo ha rifiutato di seguire la volontà dei suoi oltre otto milioni di elettori, il Partito Democratico lo ha seguito su questa strada tradendo a sua volta il proprio elettorato al quale da mesi andava dicendo mai con Berlusconi, ultimo a seguire la strada del tradimento è stato il Pdl che ha accettato di formare la grande coalizione dopo che lo stesso Berlusconi aveva demonizzato Bersani ed i suoi. Insomma tutti hanno scelto la strada del fregarsene delle promesse fatte in campagna elettorale e, dopo aver ricevuto i voti, di comportarsi a modo proprio. Oggi i due partiti che hanno dato vita alla "strana cosa", il governo Pd-Pdl, sono uno contro l'altro mentre Grillo ha da fare con i problemi interni in merito alle tante demonizzate diarie dei rimborsi spese spettanti ai parlamentari. Il Pdl addirittura scende in piazza dando vita ad un'altra manifestazione eversiva contro un potere dello stato, quello della magistratura e della giustizia. La giustizia che avrebbe la grande colpa di tentare ad ogni costo di riuscire finalmente propinare una condanna definitiva al capo del partito, come se fosse una colpa fare luce sugli innumerevoli comportamenti illegali del cavaliere. Secondo la teoria di questa banda che si chiama Pdl, l'investitura del popolo ed i voti ricevuti anche alle recenti elezioni sarebbe il lasciapassare per Berlusconi e sue attività al limite della legalità. Poicheè ha ricevuto tutti questi consensi allora a lui tutto è permesso. Ma oggi c'e' qualcosa di diverso rispetto alle precedenti esternazioni degli accoliti del cavaliere: c'è il silenzio assordante sia del Presidente della Repubblica che del Partito Democratico. Il PD è di fatto oggi diventato complice di questa assurda manifestazione, troppo impegnato a riparare i propri cocci e soprattutto a difendere l'indifendibile, il governo Letta. Meglio quindi starsene zitti e ripararsi dietro quella pseudo riunione che darà l'investitura ufficiale al nuovo segretario del partito. Fa strano oggi sapere che Epifani, ex segretario della Cgil, diverrà segretario di un partito complice di Berlusconi. In questo caos politico il governo va a trascorrere un weekend in un monastero a chiedere la grazia per la propria sopravvivenza. Letta da buon democristiano invece di tenere un consiglio dei ministri nella sede istituzionale, Palazzo Chigi, porta tutti a mangiare e bere nella campagna senese, un po' come faceva Berlusconi che utilizzava le proprie residenze. Insomma Pdl, Pd e lo stesso governo se ne fregano altamente delle istituzioni, dello stato e soprattutto del paese che in questo momento deve vedersela con il lavoro che scompare ogni giorno di piu', con i soldi che sompaiono con altrettanat velocità tanto che sono in calo addirittura i consumi dei beni alimentari, con i giovani ai quali sono state tagliati speranze e sogni. Ma a loro alla fine che importa ? Le poltrone le hanno ed anche chi voleva mandarli a casa intanto ha occupato le sue brave poltrone e sembra di trovarsi molto bene.

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